ELEZIONI REGIONALI. Zannini con Italia Viva se va con De Luca, con Forza Italia se cambia fronte. Zinzi stia attento perché i Cesaro lo “suppostano” di nuovo l’ultimo giorno

9 Gennaio 2020 - 18:49

CASERTA (g.g.) – Ci siamo affacciati un attimo al balcone per dare un’occhiata a quello che succede nell’agorà, forse abbiamo esagerato, nella piazza, ancora esagerato, nella piazzetta, tagliamo un altro pelo, nei vicoletti della politica locale casertana. Pur producendo un riflesso immediato che ci ha condotti immediatamente a rientrare in casa e a chiudere e a serrare le imposte del balcone, abbiamo subito, purtroppo, qualche visione non certo edificante.

Andiamo per ordine: di Gianpiero Zinzi abbiamo una buona opinione. Ed avendo anche questa imperdonabile ed inutile attitudine a schierarci con chi è incudine e non con il martello, il buon Gianpiero ci è diventato ancor più simpatico all’indomani della pugnalata alle spalle, che in realtà andò a cercarsi un po’ lui, ricevuta mezzora prima della presentazione delle liste per le scorse politiche da quel terzetto di galantuomini, quintessenza della lealtà, chiamati Giggino la Porpetta, al secolo Luigi Cesaro, Armando la Porpettina, al secolo Armando Cesaro e dal loro attendente politico, come lo vogliamo chiamare, maggiordomo, Domenico De Siano da Ischia.

Non vorremmo, dunque, proprio in considerazione di questa simpatia, che Zinzi passasse di nuovo lo stesso guaio. Al momento, Stefano Caldoro, convinto di avere in tasca la candidatura a governatore della Campania, gli ha garantito la candidatura nella propria lista. Zinzi, che è un buono di natura, si fida ciecamente. Con Caldoro dice di avere un buon rapporto personale e ritiene, soprattutto, che questo basti per metterlo a riparo da sorprese.

Se Stefano Caldoro sarà il candidato che Forza Italia indica alla coalizione di centro-destra, questo accadrà soprattutto perché i Cesaro, avendo ancora in mano quel che resta di FI in Campania, hanno spinto, spingono e spingeranno

per il raggiungimento di questo obiettivo. Ora, trasferiamoci con il pensiero al giorno precedente alla presentazione delle liste, pensandoci bene, anche 10 giorni prima della presentazione delle liste: Giggino la Porpetta chiama Caldoro e come fece prima delle elezioni politiche del 2018, gli dice che secondo lui Zinzi non deve candidarsi, né con Forza Italia (e lì non ci piove) ma nemmeno con la lista del presidente. Perché si dà il caso che se Caldoro può correre per la carica di governatore, ciò è dovuto alla promozione dei Cesaro e di De Siano, visto che non ci risulta che il Caldoro sia un trascinatore di folle, perché se fosse stato così non sarebbe certo ancora alla mercé politica dei Cesaro.

Apriamo un sondaggio: secondo voi Caldoro candiderà o noi Zinzi?

Vi spieghiamo il nostro punto di vista: Giovanni Zannini, attualmente consigliere regionale di maggioranza e dunque di centro-sinistra, si sta guardando intorno. Potrebbe candidarsi nella lista di Italia Viva, promossa da Nicola Caputo, visto che l’altro esponente del partito di Renzi, cioè Luigi Bosco, ne sta costruendo un’altra insieme a Sommese. L’altra opzione forte in queste ore è costituita da Forza Italia. Non è un mistero che Zannini intrattenga un rapporto molto stretto con Aldo Patriciello, europarlamentare degli azzurri; non è un mistero che il suo collega consigliere regionale Schiano, aggregatosi a Fratelli d’Italia, attraverso la corrente di Raffaele Fitto, non ha mai perso i contatti con i Cesaro con cui ha ancora un ottimo rapporto.

Oggi, i Cesaro considerano più che possibile la candidatura di Zannini con Forza Italia. Di queste intenzioni, è informato anche Massimo Grimaldi, che di FI dovrebbe essere il candidato di punta. Il Grimaldi qualche calcio ha cominciato già a tirarlo, ma i Cesaro’s hanno parlato chiaro: se chiudiamo con Zannini, lo candidiamo e basta. Grimaldi, se riterrà, andrà di nuovo a candidarsi con la lista Caldoro. Ora, se il consigliere comunale uscente di Carinola cambia postazione perché in Forza Italia arriva Zannini, potrebbe mai scegliere la lista del presidente con Gianpiero Zinzi candidato e in grado di batterlo nella guerra delle preferenze?

Questo è. Il resto sono chiacchiere e Zinzi farebbe bene a stare attento.