Esplode un’altra indagine alla Procura di Napoli per le assunzioni nella Guardia di Finanza. Coinvolti insospettabili casertani. E Giuseppe Zarrillo…

11 Agosto 2018 - 10:18

CAPODRISE/MADDALONI (T.P.) – Ha fatto scena muta Giuseppe Zarrillo, il 53enne di Capodrise arrestato per millantato credito.

Il gip Orazio Rossi alla presenza del legale dell’imputato, avvocato Federico Simoncelli, ha formulato una serie di domande ma Giuseppe Zarrillo si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Intanto emergono particolari nuovi su questa articolata indagine partita per caso da un altro procedimento a carico di Andrea Nuzzo, dipendente comunale di Maddaloni addetto al cimitero.

I finanzieri della Compagnia di Caserta hanno sequestrato sei computer tra la casa e l’ufficio di Zarrillo, più sei pendrive, documenti, una non meglio precisata quantità di soldi, appunti e scritti a penna, probabilmente riguardanti le dinamiche dei concorsi di cui Zarrillo si occupava, avendo promesso a tante famiglie l’assunzione dei propri figli.

Ma non finisce qui. Si è scoperto che questo personaggio che lavorava al Pirotecnico di Capua risulta essere indagato in un altro filone d’indagine che pende presso la Procura di Napoli per corruzione e per favorire assunzioni in concorsi pubblici della Finanza e della Polizia di Stato dove sarebbero indagati anche due generali delle Fiamme Gialle e altri insospettabili di Caserta.