FERMATELI! I grillini dove sono?! Di Biasio e Sorrentino lanciano nuove assunzioni al Consorzio Idrico che ha 100 milioni di euro di passivo

CASERTA – (g.g.) Questi qui vanno fermati perchè se gli si permette ancora di fare quello che dicono di voler fare, assisteremo probabilmente a uno dei casi più gravi della storia d’Italia di spreco di pubblico danaro senza che nessun autorità intervenga e consentendo sostanzialmente un’impunità agli autori di tutto ciò che non verrebbe garantita in nessuna altra parte del mondo.

Con tutto il rispetto per il simpatico Carlo Sorrentino, solamente un politico, chiamiamolo così, della sua generazione poteva firmare un avviso pubblico con il quale il Consorzio Idrico di Terra di Lavoro si propone di assumere una non meglio precisata cifra di nuovi dipendenti. Perchè non è indicato il numero di chi dovrà entrare, ma solo le aree professionali da occupare.

C’è solo una indicazione in premessa che meriterebbe di essere commentata con 4 paroline come si deve, che però non possiamo usare per evitare poi di dover andare a spiegare come faremmo senz’altro a un giudice della repubblica italiana, cosa sia stato e cosa è il Consorzio idrico di Terra di Lavoro, ammesso e non concesso che quelli che lo governano abbiano il coraggio di presentare una querela.

Si dice: “Considerato che allo stato la pianta organica del Consorzio Terra di Lavoro spa prevede numero 111 unità a fronte di 46 in servizio…“.

Piccolissimo particolare tecnico: stiamo parlando di un consorzio rispetto al quale pochi mesi fa il presidente del collegio dei revisori, allora ancora in carica, un docente universitario ha presentato una relazione alla prefettura, alla Regione Campania in cui erano presenti non meno di 10 notizie di reato. Ora noi non sappiamo se la magistratura inquirente stia lavorando su questo autentico sperpetuo, facendo perdere di nuovo lo stato liberale visto che deve sostituirsi alla politica putrescente per abbattere questo ciarpame clientelare e lottizzatorio, denso di figure che oscillano tra il farsesco e l’inquietante, ma sappiamo che il consorzio idrico di Terra di Lavoro ha sul groppone ha una massa debitoria mostruosa superiore ai 100 milioni di euro (al riguardo abbiamo intenzione contattando Acqua Campania, di stabilierla con esattezza).

Sappiamo questo e il fatto di scrivere in un avviso pubblico che il consorzio idrico è sotto dimensionato nel suo organico, senza dire però che 100 milioni di euro di debiti e una condizione di dubbia gestione necessiterebbero, al di la della necessaria garanzia per i livelli occupazionali, un congelamento delle assunzioni per i prossimi 2000 anni.

Vergognatevi. Anche questa ci avete fatto vedere. Per quanto riguardano le figure professionali, queste variano dal settore Statitiche a quello della Progettazione tecnico/amministrativa; da quella relativa alle tutele ambientali a quella immancabile della comunicazione esterna compresi i rapporti con i giornali, che se lo mandate a noi un comunicato stampa, ve lo veniamo a ricacciare in gola dato che siamo a soli 100 metri di distanza dalla vostra sede.

Non vi siete ancora saziati con i vostri super stipendi, da 3, 4, 5 mila euro al mese. Non vi siete saziati di compensi che avete introitato per affondare un ente pubblico che drena risorse dalle casse pubbliche e dalle tasche dei contribuenti dei vari comuni aderenti (a proposito, si cercano anche figure che convincano i comuni esterni a stipular convenzioni con il consorzio idrico, figuriamoci!).

La sconfitta di una democrazia liberale consiste nell’incapacità della politica di ripulire se stessa. La Regione Campania, il De Luca della legalità solo chiacchierologica, consente ancora a questo ente di vivere e di far cose come questa. De Luca lo fa perchè quei 4 consiglieri regionali della sua maggioranza di provenienza casertana conoscono evidentemente un solo modo per acquistar consensi: assunzioni clientelari. Poi, che il Consorzio e gli interessi dei cittadini vadano in malora, chissenefrega. L’importante è riconquistare un’elezione alla Regione e garantirsi altri 5 anni di super agiatezza economica.

Che schifo!

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