FOTO E VIDEO. Il Museo Campano di CAPUA diventa come La Sonrisa del Boss delle Cerimonie. Urla, balli ed Elettra Lamborghini a tutto volume per un 18esimo compleanno

12 Giugno 2023 - 19:58

Ma è legale, legittimo tutto ciò? A nostro avviso, leggendo il regolamento del Museo Campano e quello per la concessione temporanea d’uso di sale, locali, aree coperte di proprietà della Provincia di Caserta, ente a cui fa capo l’istituzione, un compleanno con tanto di balli e speaker non si poteva fare all’interno del Museo Campano

CAPUA (l.v.r.) – Possiamo affermare con una certa dose di tranquillità che, quantomeno, il 18esimo compleanno di Chiara, ragazza che ha festeggiato questo importante step della sua vita all’interno del perimetro del Museo Campano di Capua, non è avvenuto in maniera palesemente clandestina.

Ovvero, la cosa non era nascosta. C’era un cartellone con tanto di destinazione per gli invitati, con la Luna e i pianeti a segnalare quale tavolo. Tanti nomi di ragazzi, gli amici della festeggiata e tanti cognomi, riferimenti a famiglie di Capua e non solo presenti all’evento. Per dire quanto la cosa fosse palese e sotto gli occhi di tutti, potremmo tranquillamente pubblicare la foto con le generalità declinate di alcuni degli ospiti. Ma abbiamo deciso di non farlo, anche se il tutto era in strada, dinanzi ad un luogo pubblico – ovvero all’ingresso del Museo Campano – e quindi registrabile e condivisibile.

Non lo facciamo perché, per ora, di fare l’elenco degli invitati alla festa di un 18esimo compleanno ci interessa relativamente poco.

Quello che ci interessa, invece, è capire se questa cosa è prevista dalla legge oppure no.

Come spoilerato nel sommario, a nostro avviso, ieri sera, domenica, è avvenuta una cosa illegittima all’interno del Museo Campano, perché non c’è alcun riferimento nel regolamento dell’istituzione culturale di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Caserta che possa giustificare tale evento.

Il regolamento del museo provinciale di Capua non prevede nessun tipo di attività legata ad eventi personali, celebrazioni come un compleanno, all’interno del perimetro della struttura.

È già qui potremmo dire che, quindi, non c’è molto da discutere. Ma visto che ci teniamo a precisare, cercare, capire, ci siamo letti anche il regolamento per la concessione di spazi di proprietà dell’amministrazione provinciale di Caserta, qualcosa di comparabile a un regolamento per gli spazi del Museo Campano, forse.

Questo documento, che trovate in calce all’articolo assieme al regolamento del Museo Campano, delimita le tipologie di eventi che possono essere effettuati all’interno alle strutture dell’amministrazione provinciale e anche gli orari.

L’articolo due del Regolamento, infatti, pare essere molto chiaro:

I locali non possono essere concessi per cerimonie private, per il deposito o il magazzinaggio di materiale ed attrezzature e comunque per attività non compatibili con le finalità previste dal presente regolamento.

Ma mettiamo caso che il 18esimo compleanno di Chiara fosse un nome in codice, una rivoluzione semantica per descrivere un seminario sulla gestione degli spazi per i giovani, che sono il nostro futuro e cose simili.

Utilizzo temporaneo per l’intera giornata, fascia oraria 8.00/13.30 e 14.00/18.00″. Il convegno-compleanno, invece, si è tenuto dalle ore 21 circa di ieri, domenica 11 giugno. Praticamente, non c’è nulla che lascia presagire che tutto ciò sia avvenuto in maniera legittima, nel perimetro della legge scaturita dal regolamento.

Un ultimo punto, poi, ci ha fatto lavorare per qualche ora sull’Albo Pretorio della Provincia di Caserta e sul sito del Museo Campano.

Mettiamo il caso che esiste un minimo cavillo a noi sconosciuto che possa permettere la possibilità di festeggiare il compleanno all’interno del Museo Campano, ma chi ha firmato l’autorizzazione? Dov’è il documento che attesta il pagamento per questi spazi pubblici utilizzati da un privato?

Se il sito del Museo Campano non dà nessun tipo di informazione relativamente ai suoi atti, rimandando il lettore all’apertura della sezione Amministrazione Trasparente e Albo Pretorio della Provincia di Caserta, nel portale dell’ente guidato da Giorgio Magliocca non appare nessun documento ufficiale per l’autorizzazione all’utilizzo del Museo Campano alla stregua di una sala eventi.

Sarà interessante vedere quale sarà la versione, il racconto dei fatti di ieri sera da parte della Provincia di Caserta o del Museo Campano, guidato dal direttore Gianni Solino – che qualcuno dice di aver visto proprio lì ieri sera, ma non ci sentiamo di confermare questa circostanza – e del nuovo CdA, che vede come presidente il professore Carlo Rescigno, Ordinario di Archeologia Classica presso l’Università “Luigi Vanvitelli”, e come componenti al suo interno anche volti noti di questo giornale, come Gabriella Santillo, consigliera provinciale di Fratelli d’Italia, entrata nella maggioranza di Giorgio Magliocca, e Erminio Schiavone, fratello di Marcello Schiavone, imparentato con la famiglia di Francesco Schiavone Sandokan e così raccontato da Nicola Schiavone, figlio del boss, in un interrogatorio reso ai magistrati della Dda nel 2018 (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO DEDICATO AL CDA).

Nessuno vuole mettere in discussione il sacrosanto diritto di una ragazza di 18 anni di festeggiare il passaggio all’età adulta, di fare casino, di ballare sotto le note di Pistolero di Elettra Lamborghini (sulle scelte musicali non sindachiamo), ma questo non può avvenire all’interno dell’istituzione Museo Campano di Capua, di proprietà dell’Amministrazione provinciale di Caserta.

CLICCA QUI PER LEGGERE I DUE REGOLAMENTI – SPAZI DELLA PROVINCIA E MUSEO CAMPANO