FRIGNANO. Il tribunale ha deciso per la seconda volta: “il sindaco Santarpia è incompatibile“. Vediamo cos’altro si “inventa“ per rimanere in carica
17 Febbraio 2025 - 12:19
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La prima volta aveva aveva fatto ricorso alla Corte d’Appello per un difetto di notifica. Comunicazioni con lui difficilissime, complicatissime
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FRIGNANO (Federica Borrelli) – Un collegio di giudici della prima sezione civile del Tribunale di Napoli Nord ha dichiarato – per la seconda volta – Lucio Santarpia incompatibile al ruolo di Sindaco di Frignano, condannandolo al pagamento di euro 5.810 delle spese processuali in favore del Ministero dell’Interno e, per la stessa cifra, al pagamento delle spese processuali in favore dei ricorrenti Aldo Simonelli, Vincenzo Mastroianni, Vincenzo Natale e Giovanna Alidorante.
Una circostanza praticamente uguale a quella che si era verificata ben 2 anni e mezzo prima, nel dicembre 2022, quando con un’ordinanza esecutiva veniva conclamata l’incompatibilità di Santarpia ai sensi del art.61 comma 1bis del Tuel per cui: “non può ricoprire la carica di sindaco colui che ha ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado che coprono il posto di appaltatore di lavori o di servizi comunali”.
Nel
Un conflitto di interessi tra la carica politica del Sindaco-medico e il ruolo di amministratore delegato ricoperto dal germano, che è stato fin da subito contestato dai consiglieri di opposizione e ricorrenti Vincenzo Mastroianni, Giovanna Alidorante, Aldo Simonelli e Vincenzo Natale.
Contestazione che ha ottenuto un riscontro positivo anche nelle aule giudiziarie, almeno fino a quando Lucio Santarpia non ha presentato ricorso alla Corte di Appello motivando un ‘difetto’ di notifica che è stato poi accolto.
Noi di CasertaCe non abbiamo mai nascosto che quanto messo in atto dal primo cittadino sia stata una strategia – evidentemente riuscita – che ha fatto patire non poco l’ufficiale giudiziario. (CLICCA E LEGGI)
E, come anticipavamo in qualche articolo precedente, non ci sorprenderebbe se la situazione dovesse tenere banco per altri 7-8 mesi: Lucio Santarpia non si arrenderà facilmente, e quasi sicuramente ricorrerà in appello per sospendere l’esecutività dell’ordinanza emanata.