Furto in casa a via Rio Persico. Novità e particolari di un’azione eseguita da una banda di professionisti travestiti da operai dell’ascensore

19 Ottobre 2024 - 10:57

Il ruolo del «basista» che seguiva i movimenti della famiglia 

TEANO (Elio Zanni) – Tutti i particolari del furto in casa che ha colpito la famiglia del signor C.L., noto e stimato commerciante di Teano, sono in mano alle autorità competenti. Molto lo hanno capito da soli – gli inquirenti – molto altro gli è stato indicato e suggerito dai componenti della famiglia e persino da alcuni residenti di via Rio Persico. È giusto così, ci vuole collaborazione. Ma poi ci si aspetta anche di vedere dei risultati.

PARTICOLARE 1: IL COLORE DEL FURGONE. In tale fiduciosa attesa, per dovere di cronaca, sveliamo, intanto, che il mezzo utilizzato per il furto – poi fallito per il tempestivo e coraggioso interventi di una persona di famiglia – è un furgone Fiat modello Scudo

di colore bianco con targa straniera. A Teano le amministrazioni comunali nemmeno le videocamere di sorveglianza si sono sapute tenere, altrimenti, attraverso le registrazioni, si sarebbe potuto tentare di scoprirne i volti dei balordi nei pressi di uno degli ingressi della città.

PARTICOLARE 2: L’ABBIGLIAMENTO DEI MALVIVENTI. Sempre sul furto di via Rio Persico: i 3 (tre) malviventi che sono saliti al piano per penetrare nell’appartamento da saccheggiare pare fossero travestiti. Indossavano, da quanto da noi saputo sul posto, delle tute simili a quelle utilizzate dai manutentori degli ascensori. E nel palazzo è presente, guarda caso, un ascensore per il quale più di una volta è stata richiesta la manutenzione… Mi raccomando, sottovalutiamo anche questo particolare…

PARTICOLARE 3: ALMENO UNO DELLA BANDA CONOSCE TUTTI i COMPONENTI DELLA FAMIGLIA. Terzo particolare di non poco conto; almeno per noi… perché poi, chi non è stato ancora colpito dai ladri tende a sminuire simili fenomeni… I ladri avrebbero atteso in strada quasi due ore prima di entrare in azione, assistendo così ai componenti della famiglia che, uno per volta, si allontanavano dal palazzo. Quindi tra loro, tra i componenti della gang, ce ne doveva essere PER FORZA per lo meno uno a conoscenza di tutti i componenti della famiglia presa di mira.

PARTICOLARE 4: ALMENO DUE I VEICOLI PREDISPOSTI PER LA FUGA. Emergerebbe che sulla strada che fiancheggia l’appartamento, oltre al furgone bianco dei finti operai, vi fosse parcheggiata anche un’automobile «pulita», ossia non oggetto di furto. Auto con la quale, probabilmente, i ladri intendevano allontanarsi se il colpo fosse riuscito. Sta di fatto che beccati col bottino tra le mani, due valigie piene di oggetti preziosi, si sono viti costretti a cambiare piano di fuga, allontanandosi solo col furgone. La vettura numero due, ritenuta appartenente ai ladri, lasciata sul luogo dei fatti è stata segnalata ai carabinieri di Teano. La stessa sarebbe risultata «non rubata». Ma questo, ci sia consentito dire, non significa affatto che non possa appartenere alla banda; magari proprio al basista che è a perfetta conoscenza dei componenti della famiglia presa di mira…