GRUPPO FARINA. Famiglia, tradizione e innovazione, il mix di un grande successo. E sulle incredibili offerte per l’usato..

12 Agosto 2023 - 07:39

Simona Alvino, responsabile dell’area marketing, racconta l’esperienza e le strategie di un’azienda nata nel 1962 e che si appresta ad aprire nuovi showroom per i suoi clienti, che vuole conquistare come amici veri in un autentico rapporti di prossimità arricchiti da quotidiane premure..

CASERTA – Da qualche anno seguiamo con attenzione strategie e attività del Gruppo Farina.

Tra le tante aziende che si sono avvicinate a questo giornale, ne abbiamo scelte pochissime. E le nostre decisioni selettive ci hanno privati di facili ricavi pubblicitari, variabile importante per noi, ma non al punto da instaurare partner con operatori economici che non ci convincono per mentalità, tensione innovativa e per il segno della loro cultura del lavoro. Il Gruppo Farina, al contrario, ci convince da anni e ci convince perché riesce a far convivere armonicamente la tradizione, che è risorsa morale fondamentale, con la capacità di innovare. In questa occasione.

Ci fa piacere ospitare, per un’intervista la dottoressa Simona Alvino, responsabile aziendale del settore Quality & Marketing, da tempo una delle colonne portanti dell’elaborazione strategica del Gruppo Farina, impresa nata nel 1962 con l’obiettivo di vendere automobili di qualità, ma che, anno dopo anno, ha allargato il proprio orizzonte. Oggi, infatti, il Gruppo si occupa di ogni servizio necessario per la vita di un’auto.

Un colloquio, quello tra Simona Alvino e CasertaCE, innescato da una testimonianza “da dentro” su un’impresa legata alla storia di una famiglia e che negli anni ha raggiunto milioni di clienti, con aree di vendita e di services di 100 mila metri quadri, dedicati a showroom e centri assistenza.

Dottoressa Alvino, come si sviluppa un’impresa che è riuscita a servire oltre un milione di clienti, restando comunque legata a una conduzione familiare? Come si mettono insieme è una grande attività commerciale da 300 collaboratori e una salda governance familiare?

“Credo che il segreto del Gruppo Farina risieda nel fatto che la famiglia da sempre condivide con tutti noi stretti collaboratori i valori aziendali consolidati durante in oltre 60 anni di passione per le auto. Posso dire che oggi siamo accomunati tutti da una visione di lungo termine che include obiettivi chiari per la crescita, per la qualità del servizio e per uln sempre più pieno coinvolgimento dei team dell’azienda.”
Come siete organizzati al vostro interno?

“Tutti noi responsabili abbiamo ruoli definiti in base alle nostre competenze che determinano responsabilità nei confronti dei clienti e nei confronti dei colleghi impegnati in fasi di formazione continua.”

Showroom Viale III°

Dottoressa. le dinamiche familiari il fattore tempo gioca un ruolo inevitabile. Come vi siete posti rispetto a questa variabile?

“Per quanto riguarda la governance familiare, il tema della successione anche nel nostro caso è stato un elemento cruciale per garantire la continuità aziendale in futuro. Questo passaggio per noi è avvenuto da tempo e devo dire non solo immune dai problemi legati al cambio di testimone, ma addirittura apportando un valore aggiunto tangibile in termini di innovazione. Abbiamo iniettato una nuova linfa vitale che ha permesso la creazione di programmi e servizi customer centric che tengono conto delle singole esigenze dei nostri clienti. Questa attitudine ha permesso al nostro gruppo di espandersi e diventare un punto di riferimento del settore auto nel Sud Italia.”

Insomma, qual è la ricetta per mettere in armonia i valori dell’identità e per necessità di camminare con la velocità dei tempi moderni?

“La sintesi per unire una grande attività commerciale come la nostra ad una conduzione che, per certi versi, vuole restare di stampo familiare, è necessario che entrambi gli aspetti siano armonizzati per il successo dell’impresa. Armonia tra tutte le componenti, obiettivi chiari e piena consapevolezza della mission.

Gestione professionale, struttura organizzativa definita, governance familiare, comunicazione aperta e una pianificazione attenta completano la ricetta del nostro successo.”

State trasformando un concetto di vendita a volte ritenuto di secondo livello: l’usato. E’ evidente l’attenzione del Gruppo Farina a questo settore, altrimenti non sarebbe nato un brand ad hoc. Ma cos’è esattamente Farina Primafila?

“La crescita del mercato dell’usato in Italia è stato determinato da diversi fattori, tra cui cambiamenti sociali, economici, culturali e ambientali ragioni chiave tra cui crescente sensibilità ambientale, la ricerca di prodotti in pronta consegna e la consapevolezza dell’importanza del riciclo e del riutilizzo. Per noi l’usato è sempre stato un core business e quindi abbiamo voluto cogliere queste opportunità sviluppando un brand con servizi dedicati di alta qualità. Con Farina Primafila crediamo fermamente di poter offrire al mercato un’idea innovativa nel mondo dell’usato. Il programma infatti è nato per garantire certezza e trasparenza ai consumatori, con documentazione certificata, il “Valore di Riacquisto Garantito” e con una storia pregressa senza misteri.

Gli elementi che contraddistinguono le auto di Farina Primafila sono parte del nostro programma Farina:

100% Soddisfatti o Rimborsati.
Officina dedicata per controlli pre-consegna, tagliandi e riparazioni.
Certificazione carrozzeria, interni e meccanica.
Valore di Riacquisto Garantito.

Acquistare un’auto Primafila è come acquistare un’auto di uno di famiglia. E già in tantissimi fanno parte dei nostri programmi.

Torniamo un po’ al concetto di famiglia. Lei ci ha fatto capire quanto ci teniate, a conquistare la fiducia del cliente, sentirsi in un luogo quando lui entra in un vostro showroom. Come vi comportate al riguardo?

“Crediamo che instaurare un ambiente in cui i clienti possano sentirsi fiduciosi e al sicuro sia fondamentale. Il nostro approccio si basa sulla centralità del cliente, poiché prendiamo ogni decisione avendo a cuore il suo benessere.
Ogni giorno, ci impegniamo a creare strategie che coinvolgano, tutelino e accolgano i nostri clienti, riflettendo su di loro i valori fondamentali della nostra ‘famiglia’, cioè la trasparenza, l’integrità, l’onestà, la concretezza e il rispetto. L’obiettivo è creare un’esperienza del cliente unica, un’esperienza “Farina” che incarni appieno questi valori. Le nostre soluzioni personalizzate e su misura, tracciano un percorso che va oltre l’acquisto del veicolo. Questo include tutte le soluzioni di mobilità possibili, con servizi integrativi all inclusive e supporto completo tramite il nostro servizio clienti.
Vogliamo essere al fianco del cliente per l’intero viaggio con il suo veicolo, proprio come si farebbe con un membro di famiglia.”

L’anno scorso avete raggiunto i 60 anni di vita. Nel 1962, infatti, nasceva il primo concessionario Farina targato Volvo. A oltre mezzo secolo di distanza siete ancora qui, legati a doppio filo a questo territorio?


“Sì è vero, un traguardo che ci riempie di orgoglio! Noi guardiamo avanti e non vogliamo fermarci.”

Quali le sfide del 2023?

“Per noi è un anno veramente importante. In questi giorni stiamo affrontando con entusiasmo l’apertura del polo Stellantis a Napoli, ubicato nella nuova sede di Via Antiniana all’uscita di Agnano. Questo innovativo spazio di 20.000 mq ospiterà oltre 10 dei brand Stellantis, da noi già rappresentati. Un vero vantaggio per i clienti che potranno comparare e scegliere l’offerta che più si adatta alle loro esigenze e scegliere tra servizi di assistenza all’avanguardia offerti. Altro traguardo importantissimo sarà anche il nuovo Ford Pro Transit di Napoli che risponderà alle esigenze delle aziende grazie ad un polo dedicato a servizi di vendita, assistenza, ricarica elettrica e allestimenti specifici.

Con questi grandi progetti ci poniamo l’obiettivo di essere al fianco di tutti i nostri clienti, anticipando e abbracciando le innovazioni che il settore automobilistico ci riserverà. Restando sempre fedeli alla nostra passione e all’impegno verso il territorio che ci ha visti nascere.”