GUERRA DI CAMORRA. Parlano i pentiti. 4 ARRESTI nel clan Belforte. I NOMI
30 Luglio 2019 - 18:39
MARCIANISE – Tra gli istituti di pena di Milano, Cuneo, Parma e Roma, militari del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione a una misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli, nei confronti del boss Domenico Belforte (in carcere a Cuneo), 62 anni, a capo del clan omonimo detto anche dei Mazzacane e di tre suoi affiliati (Gennaro Buonanno, 70 anni, agli arresti domiciliari da sei anni a Roma per motivi di salute, – rimane per questo ai citati domiciliari -, Pasquale Cirillo, 48 anni, detenuto nel carcere di Opera-Milano e Luigi Trombetta, 63 anni, in carcere a Parma), che devono rispondere, a vario titolo, di due omicidi.
Il provvedimento restrittivo nasce da una indagine partita nel 2017 dopo le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia che ha consentito di individuare gli autori dell’omicidio di Giovan Battista Russo, padre del collaboratore di giustizia Mario, ucciso a Marcianise il 9 gennaio 1997. Un agguato che si inserisce nella ‘guerra’ che vide tra gli anni tra il 1986 e il 2007 contrapposti due clan, i Piccolo, noti come Quaqquaroni, e i Belforte, per il controllo del territorio. Il boss e’ stato il mandante dell’omicidio, Buonanno ha fornito le armi utilizzate per il delitto, Cirillo ha svolto il ruolo di sicario, mentre Trombetta e’ stato lo ‘specchiettista’, cioe’ l’uomo incaricato di informare sugli spostamenti della vittima. Russo era stato individuato come bersaglio perche’, appartenente al gruppo Piccolo, aveva partecipato ad agguati ai danni di appartenenti al gruppo Belforte.