Guerra in tribunale tra una società e l’OSPEDALE DI CASERTA per un frigo mortuario dell’obitorio

2 Agosto 2022 - 13:09

Una cella mortuaria e il mancato pagamento di una fattura al centro della diatriba

CASERTA – Una buona notizia dal punto di vista giudiziario è arrivata all’ospedale di Caserta qualche settimana fa, quando il tribunale di Rovigo ha dato ragione all’opposizione al decreto ingiuntivo presentato dall’azienda FEPP, sempre di Rovigo – ecco il perché della competenza della corte veneta – contro l’Azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di una somma di poco superiore ai 20 mila euro per il presunto mancato pagamento della fattura relativa alla fornitura di una cella mortuaria.

I giudici del primo grado hanno dato torto, quindi, alle doglianze della FEPP, la quale aveva chiesto

anche 10 mila euro a titolo di danno per la revoca dell’affidamento della fornitura della cella. E’ plausibile immaginare, leggendo il documento dell’ospedale di Caserta, che inizialmente la struttura del nostro capoluogo aveva prima richiesto e probabilmente ricevuto, dato che esiste una fattura, la fornitura di uno dei frigoriferi per salme che si trovano nell’obitorio. E non è chiaro il motivo per cui, poi, ci sarebbe stata la revoca dell’affidamento.

E’ chiaro che per l’azienda veneta il pagamento sarebbe ancora valido e da liquidare dall’ospedale, ma per l’Aorn e i giudici del tribunale di Rovigo non la vedono così.

Nei giorni scorsi, la FEPP ha presentato ricorso alla Corte d’Appello di Venezia, portando avanti, quindi, la diatriba per questa cella mortuaria e il risarcimento danni, per una somma totale di 30 mila euro.

Il dg dell’Ospedale Gaetano Gubitosa ha deciso allora di conferire incarico ai legali interni, Chiara Di Biase, Domenico Sorrentino e Antimo D’Alessandro, al fine di resistere nel giudizio d’appello.

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