I MILIONI DEL GOVERNO. Cirielli e Gimmi Cangiano chiedono e ottengono la soprintendenza ad interim a Mariano Nuzzo. I primi affidamenti di Carditello: oltre 200 mila euro tra LUSCIANO E GIUGLIANO

5 Maggio 2025 - 17:48

Fossimo negli altri componenti della lista di FdI saremmo abbastanza preoccupati della performance di Luigi Roma, componente del CdA della Fondazione per scelta ministeriale. Manco a dirlo, il 2 maggio è arrivata la nomina per Nuzzo, il quale è apparso molto pimpante all’evento sul Macrico organizzato dal vescovo Lagnese e don Giannotti. Stava nel suo, come si suol dire, avendo sposato una nipote dell’ex vescovo Farina. IN CALCE ALL’ARTICOLO, LA DETERMINA DI AFFIDAMENTO AD UN NEGOZIO DI LUSCIANO E IL LINK “PESCATO” SUL SITO DELL’ANAC AD UNA DITTA DI PULIZIA DI GIUGLIANO

LUSCIANO (g.g.) – Avevamo promesso di tornare di nuovo sulla gestione che, stando ai primi elementi raccolti, risulta essere decisamente opaca, addirittura illeggibile, della Fondazione

Real Sito di Carditello (clicca e leggi).

Per farlo, però, non si può non partire da una figura che ora sta dentro – e ci sta pesantemente – allo spoil system di Fratelli d’Italia: trattasi di Mariano Nuzzo.

Sabato abbiamo scritto che lui ha assunto la carica di facente funzioni della Sovrintendenza dell’Area metropolitana di Napoli. Di più, Mariano Nuzzo è stato una sorta di collaboratore sul campo di Luigi La Rocca, già direttore generale del Ministero della Cultura e oggi capo dipartimento.

In pratica, Mariano Nuzzo ha dato il via ad atti della Soprintendenza di Caserta e Benevento, firmati proprio da La Rocca.

Mentre scrivevamo questo, non avevamo notato che il giorno prima, venerdì 2 maggio, per decisione del ministero che ha modificato le sue intenzioni, ovvero la quasi certa nomina di un sovrintendente proveniente da fuori ragione, ha deciso, molto probabilmente grazie all’intervento persuasivo dei vertici regionali e provinciali di FdI, cioè del viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, e di Gimmi Cangiano, che il 49enne Mariano Nuzzo da Santa Maria a Vico, diventasse, a seguito di “procedura selettiva” non meglio precisata, ma ci dobbiamo fidare del Soprintendenza dell’Area metropolitana di Napoli, soprintendente ad interim, vertice della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Caserta e Benevento.

Insomma, fino al primo maggio, fino a giovedì scorso, Mariano Nuzzo era un reggente, ai sensi del comma 6, per la Soprintendenza dell’area Napoli e un semplice funzionario delegato a Caserta e Benevento.

Oggi, a nostro avviso proprio per il lavorio di spoil system attivato da Cirielli e Cangiano, è divenuto soprintendente ad interim a Caserta e Benevento.

Una nomina che ha vissuto con grande eccitazione, vista la spavalderia mostrata nel corso dell’ennesima manifestazione tenuto alla presenza Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, con cui il vescovo di Caserta, Pietro Lagnese, e il capo dell’Istituto sostentamento clero, don Antonello Giannotti, hanno voluto far passare per l’ennesima volta il progetto Macrico per un grande intervento caratterizzato da fini esclusivamente sociali ed economico-sociali, senza continuare a dire una sola parola sull’utilizzo della volumetria utilizzabile anche eventualmente per costruire centinaia e centinaia di appartamenti, in grado di garantire vertiginosi guadagni ai palazzinari di Caserta che, anche attorno alla Curia, non mancano, come abbiamo dimostrato in diversi articoli in questi giorni.

Mariano Nuzzo si è proposto di tirare la volata alle procedure del Macrico, ricordando forse i suoi rapporti con la curia casertana, legati anche ad una scelta di cuore da lui operata, quando ha portato all’altare Pina Farina, nipote di don Pietro Farina, già vescovo di Caserta.

Parliamo di Nuzzo in collegamento alla Fondazione Carditello perché sarà la Soprintendenza di Caserta dove, grazie a Fratelli d’Italia di Cirielli e Cangiano, la posizione di Nuzzo è stata significativamente rafforzata con la nomina del due maggio, che non lo renderà comunque incompatibile con il ruolo svolto nell’Area metropolitana di Napoli, a mettere a disposizione l’Ufficio Tecnico quando si metterà mano ai 57 milioni di euro, frutto di una doppia linea di credito del Ministero della Cultura. La prima, emessa ai tempi del dicastero Sangiuliano, con l’obiettivo del recupero edilizio e paesaggistico della storica residenza borbonica; la seconda, più recente, da 30 milioni, relativa all’adeguamento sismico e al miglioramento energetico dell’intero complesso monumentale.

I primi affidamenti della Fondazione Carditello

In attesa di verificare se Mariano Nuzzo svolgerà direttamente o anche indirettamente il ruolo di rup in questi procedimenti e in attesa di informare i nostri lettori sulla biografia molto interessante, dal precariato di Pompei in poi, contestualizzando il tutto con i suoi rapporti con il potente dirigente Massimo Osanna, che dalla Sopritendenza degli scavi passò al ministero, vi diamo alcune notizie sulle aggiudicazioni e affidamenti alla Reggia di Carditello, sperando che quest’ultima, da un lato, e la Soprintendenza dall’altro, rispettino tutte le regole della trasparenza quando si tratterà di rendere pubblici gli atti amministrativi delle procedure di affidamenti di incarichi e gare d’appalto sui milioni del Ministero.

Se il buongiorno si vede dal mattino, l’inizio è tutt’altro che buono.

Manco a dirlo, 136 mila euro, ovvero una somma molto al limite per l’affidamento diretto che, per noi, nel caso specifico sarebbe dovuto essere 150 mila euro, ma che per la Fondazione Carditello è di 140 mila euro, come leggerete nella determina in calce all’articolo.

Di questa cifra, definita ampiamente sottosoglia dal direttore generale Giuseppe Russo, e non siamo proprio d’accordo sull’avverbio, ha beneficiato un negozio molto noto di Lusciano: Casaviva Design.

Quest’attività commerciale si trova sulla Provinciale che unisce Parete e Lusciano. I proprietari sono Angelo e Rosalba Giordano. Mobili e immobiliare, visto che si trovano riferimenti ad un’omonima agenzia case, sempre con sede a Lusciano.

Con circa il 3% di ribasso, un ribasso di educazione, dato che era l’unica società a cui è stata presentato l’offerta, il negozio dei Giordano si è portato a casa un importante appalto per gli arredi della Fondazione.

Altro luogo di “premiati”, altra città dove Gimmi Cangiano e il suo candidato alle prossime elezioni regionali, Luigi Roma, tra le altre cose membro del CdA della Fondazione Carditello, hanno intenzione di prendere voti, visto anche l’importante bacino, è Giugliano in Campania, come si sa, provincia di Napoli, ma connessa strettamente a Caserta e l’agro Aversano.

Altro affidamento diretto, questa volta da 77 mila euro. In questo caso si tratta della pulizia e della sanificazione della Fondazione, assegnata brevi manu all’imprenditore Giuseppe Capuano e alla sua MAC Italia srl.

Va aggiunto, in conclusione, che trovare questi documenti è stato decisamente complesso perché la Fondazione Carditello non li inserisce, come legge perscrive, nel settore Amministrazione Trasparente, dove devono rimanere dopo i 15 giorni di ostensione nell’Albo Pretorio.

Solo il nostro lavoro e la nostra esperienza ci ha portato a rintracciarli. Un cittadino comune, che ha il diritto di sapere dove vanno i soldi che lui versa nelle casse dello Stato, non ci sarebbe riuscito praticamente mai.