I NOMI. Ti brucio la macchina e tu mi svendi la casa. Dopo la condanna al titolare della palestra e moglie, 7 anni all’uomo che diede fuoco

30 Maggio 2025 - 18:11

CAPUA – Si è ufficialmente concluso il processo a carico di Gazmir Shahu, 41enne albanese, accusato di aver dato fuoco alle auto dei proprietari di un immobile.

Il rogo si lega alla trattativa tra le vittime del raid Claudio Sinapi, titolare di una palestra, e la moglie Annamaria Fortino.

Si tratta del procedimento penale legato all’incendio di due automobili finalizzato, questa la tesi degli inquirenti, a convincere alcuni cittadini a vendere a prezzo vantaggioso la loro abitazione situata in piazza Di Rauso.

Il collegio A della prima sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, con a capo il giudice Giovanni Caparco, ha stabilito la sentenza dopo aver ricostruito una serie di minacce e intimidazioni ai danni di G.C., proprietario dell’immobile, e della figlia M.

Il primo incendio risale al 2 novembre 2022: Shahu, insieme a un altro uomo, Renaldo Likaj, diedero fuoco alla Fiat 500 X di Caserta. Le fiamme però si espansero, danneggiando anche una Peugeot 208 di un altro vicino.

Nonostante ciò, l’uomo non si accettò, e qualche mese dopo, a maggio 2023, gli incendiari diedero alle fiamme l’auto della figlia.

Sinapi, 64enne, e Fortino, 54enne, hanno incassato 4 anni di reclusione a testa, Likaj, 28enne albanese, invece, 3 anni e 8 mesi in rito abbreviato.