I RACCONTI DI NICOLA SCHIAVONE. “Luigi Cassandra? Un truffatore”

17 Ottobre 2019 - 12:21

TRENTOLA DUCENTA(g.g.) Pur non essendo lunghissimo il contenuto della sentenza della sezione misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dedita al contributo fornito, meglio sarebbe dire aggiunto da Nicola Schiavone nella determinazione degli elementi che hanno spinto la dda a chiedere e il citato tribunale a sancire la confisca dei beni dell’ex politico trentolese Luigi Cassandra, abbiamo deciso di suddividerla in due parti.

Questo perchè esiste nell’elaborazione concettuale del tribunale, una sorta di linea di demarcazione tra ciò che Nicola Schiavone conosce, attraverso altri, in merito alla reputazione di Luigi Cassandra e ciò che invece conosce direttamente rispetto a un affare immobiliare, relativo ad un terreno di proprietà formale di Luigi Cassandra, ma in realtà in pieno controllo del boss Michele Zagaria.

L’interesse di Nicola Schiavone era stato ispirato da una confidenza fattagli da un altro personaggio noto e spesso presente in queste trame camorristiche-affaristiche: Giacomo Capoluongo, prima legatissimo a Zagaria, poi, per i motivi che i nostri lettori sanno e che abbiamo riportato almeno una trentina di volte nei nostri articoli, passato nella sfera di influenza del figlio di Sandokan.

Per la prima parte, Schiavone dice che in due fondamentalmente gli hanno parlato di Luigi Cassandra: Nicola Pirozzi la cui attività insisteva proprio di fronte al complesso polifunzionale Night & Day e lo stesso Giacomo Capoluongo.

Il dettaglio di questa parte, assunta dal giudice, quale contributo che si va ad aggiungere a quelli più datati di altri pentiti in base ai quali era stato sancito 6 anni fa il sequestro del patrimonio di Luigi Cassandra, lo leggete nel breve stralcio dell’ordinanza che pubblichiamo in calce.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DEL PROVVEDIMENTO GIUDIZIARIO