Il Carrefour del Centro Campania chiude e vengono licenziati. I giudici dicono “Sì” al super risarcimento per 7 addetti alla pulizia

18 Agosto 2025 - 17:41

MARCIANISE – La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Papalini S.p.A., confermando che i licenziamenti collettivi di sette dipendenti addetti alle pulizie dell’ipermercato Carrefour di Marcianise, situato all’interno del centro commerciale Campania, erano illegittimi. La società, già condannata in appello, dovrà versare a ciascun lavoratore un’indennità pari a 20 mensilità dell’ultima retribuzione, oltre alle spese legali.

I dipendenti, impiegati dal 2012 al 2018, erano stati licenziati nel 2018 con la motivazione della chiusura dell’attività Carrefour. Tuttavia, i giudici hanno stabilito che la Papalini S.p.A. ha violato la legge sui licenziamenti collettivi (n. 223/1991) limitando ingiustificatamente la scelta dei lavoratori da licenziare al solo reparto Carrefour, senza considerare gli altri 1.800 dipendenti dell’azienda, molti dei quali svolgevano mansioni analoghe nello stesso centro commerciale.

La Cassazione ha ribadito che, in casi di riduzione del personale, il datore di lavoro deve confrontare tutte le posizioni equivalenti in azienda, non solo quelle legate a un singolo appalto. La società non ha fornito prove convincenti per giustificare l’esclusione degli altri dipendenti, rendendo i licenziamenti arbitrari.

Oltre al risarcimento, la Papalini S.p.A. è stata condannata a pagare 7.500 euro per le spese processuali. La sentenza chiude una vicenda durata anni, confermando i diritti dei lavoratori contro licenziamenti ingiustificati e rafforzando il principio che le aziende non possono aggirare le tutele legali semplicemente riferendosi alla fine di un appalto.