“Il clan è ancora attivo”, confermato il carcere duro per il boss Domenico Belforte

27 Febbraio 2025 - 16:07

Respinto il reclamo del boss dopo l’annullamento in Cassazione

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MARCIANISE Il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha confermato il regime di carcere duro per Domenico Belforte, nonostante la Cassazione avesse precedentemente richiesto una nuova valutazione. Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), il clan Belforte sarebbe ancora attivo.

I giudici del Tribunale di Sorveglianza di Roma hanno respinto il reclamo del capoclan accogliendo la relazione della DDA che evidenzia come il gruppo criminale noto anche come “Mazzacane” continui a essere operativo. Tra le prove addotte dall’Antimafia, spicca l’arresto recente di Giovanni Anziano, considerato una figura di spicco dell’organizzazione, e di suo nipote Antonio Amoriello, entrambi accusati di estorsione ai danni di un imprenditore confermando dunque il carcere duro.

Altro elemento finito nella relazione dell’Antimafia, la fuga nello scorso dicembre del boss Antonio Delli Paoli, arrestato a Strasburgo dove si era incatenato dinanzi al parlamento europeo. Per la Dda, inoltre, ci sarebbero diversi sodali ancora in libertà. 

Domenico Belforte aveva presentato ricorso contro la decisione del Ministero della Giustizia, che nel 2023 aveva disposto un’estensione di due anni del 41bis. Dopo una prima pronuncia del tribunale di Sorveglianza di Roma, la Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso disponendo un approfondimento sull’operatività del clan. Tuttavia con l’ultima sentenza è stato confermato il carcere duro per il capoclan