IL FOCUS S. MARIA C.V. Le strisce pedonali attigue alla pista ciclabile sono il-le-ga-li. Ma in questo posto, come negli altri, i sindaci se ne fottono della legge

25 Marzo 2025 - 18:37

SECONDA PUNTATA. Ci siamo andati a leggere due articoli del codice della strada, altri due del DPR 495 del 1992. L’allegra brigata del dirigente comunale D’Aco, del progettista D’Addio, del direttore dei lavori Aulicino del coordinatore per la sicurezza (si salvi chi può) Capitelli non conoscono nemmeno i colori delle zebre

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) Eravamo debitori di qualche ulteriore approfondimento non pubblicato, per ragioni di spazio, nella nostra già ponderosa prima puntata del focus sulle piccole grandi magagne riguardanti la pista ciclabile che, alle casse dello Stato è costata poco meno di due milioni di euro precisamente 1milone e 800mila euro più un’altra sommetta prelevata direttamente dalle tasche dei cittadini di Santa Maria Capua Vetere come integrazione del Comune al trasferimento di fondi provenienti da Roma ai sensi del PNRR

Oggi ci occupiamo della questione delle strisce pedonali colorate che insistono in diversi punti come elemento complementare della pista ciclabile. Non vogliamo perdere tempo e passiamo direttamente alla lettura delle norme vigenti. L’articolo 40 del codice della strada dal comma 2 al comma 7 si occupa anche degli attraversamenti pedonali, rinviando la normativa di dettaglio ai contenuti del regolamento del citato codice tutto ciò che attiene alle forme, caratteristiche, dimensioni, colori, e simboli. Come capita sempre quando si pone in relazione una legge con il suo regolamento attuativo bisogna averli tutti e due davanti per spiegarne bene senso e contenuto normativi

Per cui torniamo al codice della strada che nell’articolo 45 vieta l’impiego di segnaletica stradale non prevista e non conforme

Per cui, ciò significa che nessuna autorità men che meno i Comuni, può agire in maniera discrezionale, a gusto proprio, ma deve rispettare i vincoli stabiliti dalle fonti ineludibili del diritto, in questo caso codice della strada, regolamento del medesimo, decreti governativi e direttive europee

Fino adesso abbiamo fatto cenno in termini generali al regolamento di attuazione e di esecuzione del codice della strada. Entrando più nel dettaglio aggiungiamo che lo ha firmato di suo pugno l’allora da poco eletto presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro nel D.P.R. n. 495 del dicembre 1992. Partiamo da quello che si po’ colorare per quel che riguarda la cosiddetta segnaletica orizzontale. A riguardo l’articolo 137 comma 5 elenca alcuni colori ossia il bianco, il giallo, l’azzurro, il giallo alternato con il nero. E d’altronde basta guardare i parcheggi a pagamento (blu) o quelli riservati ai disabili (gialli) quelli liberi (bianchi) per capire che questi sono i colori con qualche variabile poi abortita proprio in quanto non prevista dal regolamento del cds, utilizzando il colore rosa – vi ricordate? – per i parcheggi delle donne in stato interessante

Ma il regolamento dedica uno spazio specifico agli attraversamenti pedonali disancorando questa materia dal dalla regola generale riguardante la segnaletica orizzontale. Se gli ingegneri, gli architetti, i geometri, gli uffici tecnici, invece di brigare (e ci siamo capiti) per le cose loro, studiassero non compirebbero errori. Il regolamento, infatti, ha dedicato un articolo, il 145, che così recita: “gli attraversamenti pedonali sono evidenziati sulla carreggiata mediante zebrature con strisce bianche parallele alla direzione d i marcia dei veicoli”

Ah già oltre alla zebra a strisce bianche e nere c’era anche la zebra a pois che ci piace citare oggi proprio nel giorno dell’85° compleanno di Mina anche se non ci risulta che nei versi di quella famosa canzone i pois fossero colorati

Ve beh, ci piacerebbe capire quanto tempo ha dedicato l’ufficio tecnico del comune di Santa Maria Capua Vetere all’analisi del progetto di questa pista ciclabile strisce pedonali comprese. Questo tempo andrebbe estrapolato dallo stipendio del dirigente Giancarlo D’Aco. Altri soldi andrebbero tolti al signor progettista di Macerata Campania Gennaro D’Addio, al signor direttore dei lavori Giuseppe Aulicino, e al signor coordinatore per la sicurezza Gaetano Capitelli. Questi 4 personaggi andrebbero bocciati prima di tutto alla scuola elementare per gravissime carenze nella materia delle scienze in quanto ritengono, forse perché anti juventini viscerali, che le zebre siano a strisce bianche e azzurre e non bianche e nere

Ma ciò ci fornisce lo spunto per quella che sarà la terza e ultima puntata di questa nostra mini inchiesta giornalistica sulla pista ciclabile di Santa Maria Capua Vetere. Argomento: vita, opere e suggeritori dei signori tecnici già citati Gennaro D’Addio, Giuseppe Aulicino, Gaetano Capitelli le cui nomine, ovviamente, rispondono a quello che da noi è diventato un ordinario esercizio di  lottizzazione politica ma anche personale