IL NOME. Trovata pistola a casa del re degli avvocati “tozzi-tozzi” che hanno corrotto medici e giudici nella maxi truffa sugli incidenti falsi
25 Maggio 2025 - 19:58
L’uomo è stato scarcerato e si trova ai domiciliari, dopo la convalida dell’arresto
CASAL DI PRINCIPE – Torniamo a parlare dell’inchiesta che ha coinvolto 102 persone per una maxi truffa alle compagnie assicurative, con medici, avvocato e giudici coinvolti (CLICCA QUI PER L’ARTICOLO SULLA SCARCERAZIONE DELL’UOMO DEI DOCUMENTI FALSI).
Secondo la procura di Santa Maria Capua Vetere, a capo dell’organizzazione si troverebbe Giuseppe Luongo, avvocato di Casal di Principe, ma originario di San Cipriano d’Aversa.
Insieme alla moglie, Luigia Daniela Conte, anche lei avvocata, e ad altri legali dell’agro Aversano, territorio che si sta dimostrando centrale nelle dinamiche truffaldine, vista anche una certa presenza dei cosiddetti avvocati tozzi-tozzi, hanno trovato persone,
spesso indigenti, da rendere protagoniste delle finte collisioni stradali.
Ma soprattutto, Luongo e gli altri avrebbero poi trovato il modo di entrare in contatto con medici, tra cui i dottori Danilo Lisi, di Caserta (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO SU LISI), Gianluigi Di Stasio di Santa Maria Capue Vetere e Luigi D’Amico di Macerata Campania; e giudici di pace, ovvero Bruno Dursio (Napoli), Rodosindo Martone (Caserta) e Maria Gaetana Fulgeri (Maddaloni).
Questi si sarebbero fatti convincere, firmando, in cambio di soldi e regali, relazioni mediche, effettuate quali consulenti tecnici d’ufficio, utili ad un lauto risarcimento, per quanto riguarda i camici bianchi, da parte dei giudici, invece, nomine di CTU “amici” dei legali o sentenze favorevoli.
Nell’indagine emersa pochi giorni fa con arresti, Giuseppe Luongo era finito in carcere anche perché è stato trovato in possesso di un’arma, una pistola con la matricola abrasa.
Nelle scorse ore il suo avvocato difensore, la legale Mirella Baldascino, è riuscita ad ottenere per lui una misura meno afflittiva, ovvero gli arresti domiciliari.