Il terzo miracolo del senatore in t-shirt Agostino Santillo. Dopo il Macrico e la riforma costituzionale, ha reso cristallino, con l’imposizione delle mani, il mare di CASTEL VOLTURNO
24 Maggio 2020 - 18:06
CASTEL VOLTURNO (gianluigi guarino) – Quando si dice la qualità: uno può rendersi invisibile per mesi, anche per anni, ma poi quando si fa vedere, quando decide di esprimere se stesso nella carica istituzionale che ricopre, non ce n’è per nessuno.
Agostino Santillo da Casapulla non fa parte, dunque, di quella pletora di impalpabili, di fantasmi, senza arte né parte, che il consenso oceanico e irrefrenabile raccolto dal movimento cinque stelle alle elezioni del marzo 2018 catapultò nei palazzi del potere, nei luoghi solenni in cui si dovrebbe esprimere il massimo dei poteri costituzionali, il più democratico, cioè quello legislativo.
Perché per abbattere il sistema allo scopo di ricostruirne un altro, uno deve almeno conoscere la strada che con l’uso di un’auto, di un treno, di un aereo ti porta al centro della Capitale e davanti a Montecitorio, a Palazzo Madama che difficilmente potrai demolire se neppure sai, alla maniera di Totò e Peppino al cospetto del ghisa milanese, dove siano.
No, Agostino Santillo, è un’altra cosa. E’ qualità centellinata, un vero distillato in botti di rovere antico, una vera quintessenza. Quando si muove fa la differenza. Quella di oggi è la terza manifestazione del suo spirito trascendente. La prima volta l’apparizione si manifestò, a quanto ci hanno raccontato i presenti, per levitazione per l’appunto, davanti al sindaco di Caserta Carlo Marino, il quale, dopo tanti anni vissuti da politico politicante, davanti a quella visione si convertì e pensò di aver trovato la strada per passare alla storia conquistando la soluzione per regalare alla città di Caserta quel Macrico che, con i se e con i ma, ha già riempito di illusioni le fosse cimiteriali abitate da almeno 3 o 4 generazioni di casertani.
La seconda manifestazione o apparizione, avvenne all’improvviso, a questo punto mischiando sacro e profano (potremmo anche dire citando che a memoria il più famoso coro composto e intonato negli ultimi anni dei napoletani: “un giorno all’improvviso, mi innamorai di te…”), nell’aula di Palazzo Madama, quando non casualmente, per rispondere ad un intervento di Matteo Renzi, contrario al Governo giallo-verde Lega-Cinque Stelle, il capogruppo grillino di Palazzo Madama, scelse proprio lui per proporzionare, per calibrare il livello di autorevolezza e di preparazione politico-istituzionale da contrapporre al Fonzie fiorentino reduce da un’esperienza da presidente della Provincia di Firenze, da un’altra da sindaco della città gigliata, da un’altra ancora da segretario nazionale del Pd e da un’ulteriore da Presidente del Consiglio dei Ministri.
Memorabile. Una vera e propria lezione di “Costituzione materiale” contrapposta alla “Costituzione formale”, vecchio arnese partorito più di 70 anni fa dai padri costituenti e dunque simbolo di un’Italia vecchia, di quell’Italia che Beppe Grillo ha sfanculato per anni promettendone la demolizione.
Santillo si rese protagonista di una riforma costituzionale lampo, nel momento in cui accusò Renzi di aver nominato Mario Monti senatore a vita. Ricordiamo ancora (clicca qui per leggere il nostro articolo con il celebre video di quell’intervento)
A distanza di un anno e mezzo da quella storica serata al Senato, oggi Santillo è ricomparso, si è di nuovo rivelato, in veste più informale, a quanto pare, questa volta non con la levitazione, come nel caso del Macrico, bensì con il fenomeno della bilocazione dato che qualcuno dice di averlo contemporaneamente visto, sempre stamattina, nella piazza di Casapulla. Occhiali alla moda e t-shirt (ritratto insieme ad unimprenditore suo amico che avrebbe deciso coraggiosamente di investire proprio a Castel Volturno), ha annunciato una cosa che non è meno importante rispetto alla modifica costituzionale dell’art. 59 sulla nomina dei senatori a vita. Sentite qua: dalla bocca della verità di Santillo, nuntio vobis, l’acqua di Castel Volturno, forse per effetto della sua terza manifestazione trascendentale è, e diciamo è, senza se e senza ma, cristallina e da questo momento entra nel patrimonio naturale della nostra provincia, tipo, aggiungiamo noi, la visione del sole a mezzanotte dai fiordi norvegesi o un bel bagno nell’acqua di Bali o della Costa Smeralda o ancora il Parco Nazionale dell’Abruzzo.
L’avesse detto un coglione, staremmo qui a spernacchiare così come abbiamo fatto in passato con quelli che di questi tempi che di questi tempi se ne escono con questa storia dell’acqua cristallina, alimentata comprensibilmente dai poveri imprenditori balneari, che hanno tutte le ragioni e che non sanno letteralmente più a che santo votarsi. Ma siccome l’annuncio arriva nientepopodimenoche dal senatore Agostino Santillo, il fatto è vero e stasera scalzerà sicuramente, dopo più di tre mesi, il coronavirus da rango di prima notizia di tutti i telegiornali nazionali e forse anche internazionali. Pre-veniamo il pre-vedibile rilievo: ma Santillo non ha spiegato perché l’acqua di Castel Volturno è diventata improvvisamente cristallina.
Ancoraaa?!?!?! Ma perché il Nazareno stava lì a spiegare come aveva fatto a realizzare la trasformazione dell’acqua in vino? Era logico legarlo alla sua natura divina. I malfidati, le reincarnazioni di San Tommaso apostolo, quello che aveva bisogno di “toccare con mano”, faranno la figura dei cretini, così come la fece, con rispetto parlando, San Tommaso apostolo, nel momento in cui obietteranno che nulla è successo, nelle ultime 48 ore, al sistema della depurazione, dei drenaggi, dei filtraggi, delle griglie e degli scarichi intranei ai Regi Lagni che possa spiegare la cristallizzazione delle acque di Castel Volturno.
A questi qui rispondiamo: ma perché c’era qualcuno degli ospiti delle Nozze di Cana che aveva scorto l’arrivo segreto e di soppiatto di un acquaiuolo e di un vinaio?