IL VIDEO. CASERTA. LA GREEN CARD COVID. Dopo il disastro di stamattina davanti al Comune, alcune considerazioni sui pericoli legati alla consegna del lasciapassare

14 Maggio 2021 - 21:41

CASERTA(g.g.) Ormai sappiamo tutto quasi tutto su  quello che è successo stamattina davanti al Comune di Caserta dove centinaia e centinaia di persone in fila per ore  hanno scoperto a un certo punto che non gli sarebbe stata consegnata la green card , cioè i lasciapassare per affrancarsi da un bel numero di divieti anti covid, riservato a chi ha già fatto la vaccinazione, compreso il richiamo con seconda iniezione, o a chi si è sottoposto ad un tampone risultato negativo non più di due giorni prima della consegna della green card oppure a chi si è ammalato ed è guarito da almeno 6 mesi.

Si tratta dell’ennesima dimostrazione della inefficienza e della evidente inadeguatezza dell’Asl di Caserta che è riuscita in 15 mesi a far più danni dello stesso Covid.

Ma questa non è una novità. O almeno, non lo è per noi,  come non lo è per  quelli che sono  in grado di vedere almeno ad un metro dal proprio naso e che sono in grado di dare il giusto significato ai comunicati stampa autocelebrativi propinati come veri e propri veline di regime.

Ma ora guardiamo a quello che potrà succedere da lunedì in poi, visto che il sindaco Carlo Marino ha già chiarito che gli uffici comunali, compresi quelli del pian terreno, teatro della consegna, rimarranno chiusi domani perchè è sabato salvo poi riaprire dalle 9 alle 12 lunedì garantendo lo stesso orario di consegna il mercoledì e il venerdì con un supplemento temporale  garantito il martedì e il giovedì quando oltre all’orario 9-12 si consegnerà anche di pomeriggio dalle 15-17.

Dunque, stamattina è successo che l’Asl ha spedito al Comune di Caserta 1500 card. Le persone che evidentemente avevano fatto richiesta e che sono state raggiunte dal messaggino sms, sono state molte, ma proprio molte di più. Il messaggino è la base delicatissima del sistema, una sorta, ricorriamo a un piccolo scioglilingua per farci capire meglio  “lasciapassare per ottenere il lasciapassare”. Quel messaggio sms significa che l’Asl ha certificato che il destinatario ha realizzato il ciclo completo di vaccinazioni o si è sottoposto a un tampone nelle 48 ore precedenti oppure ancora, dopo essersi ammalato, è negativo da almeno 6 mesi.

Questi requisiti da come si può ben capire sono delicatissimi perchè da essi dipende anche la possibilità di spostarsi da un luogo all’altro, ad esempio per motivi di turismo e sono frutto di un controllo effettuato dall’Asl nel famoso “registro elettronico” dove sono confluiti i dati anagrafici di tutti i vaccinati. Naturalmente saranno presi in considerazione solo quelli di chi ha completato il trattamento con due iniezioni. Ciò per quel che riguarda il requisito vaccinale.

Poi ci sono gli altri due che dovrebbero essere frutto di una speculare verifica in altri registri, in quello contenente i dati anagrafici di chi si è sottoposto a tampone e che ha ottenuto l’esito negativo nelle ultime 48 ore e in quello istituito per controllare l’anagrafica di chi si è ammalato di covid in modo da estrapolare le identità di coloro i quali sono guariti da almeno 6 mesi con tanto di attestazione formale di negatività.

Stando a ciò che scrive oggi il sindaco Marino, della consegna delle card nel momento in cui si ripartirà dopo l’ennesimo disastro compiuto oggi dall’Asl di Caserta  si occuperanno i volontari del servizio civile. Presupponiamo che l’Asl abbia messo a disposizione del Comune l’anagrafica di tutti i residenti nella città di Caserta  i quali, in riscontro ad una loro richiesta, sono risultati in regola con almeno uno dei tre requisiti appena illustrati.

Lo diamo per scontato, perchè non vogliamo mai pensare che il comune non abbia quest’elenco che rappresenta una garanzia, non certamente assoluta ma comunque discretamente affidabile sul fatto che esista una corrispondenza tra il cittadino abilitato dall’Asl e dunque raggiunto dal messaggino sms, a ricevere la green card, e la persona che fisicamente si è presentata per ritirarla. Garanzia sempre che questa persona esibisca un documento d’identità che certo non può essere valutato da un volontario del servizio civile.

Il riconoscimento attraverso l’esibizione del documento d’identità va fatto assolutamente, altrimenti veramente l’operazione si trasformerebbe in una roba molto rischiosa qualora ci si limitasse a prendere atto di un’autodichiarazione della propria identità da parte della persona che si presenta a ritirare la card. E  comunque, neppure  questo garantisce al 100% visto che l’unico modo(vediamo se per una volta almeno Marino ci ascolta), sarebbe quello di scaricare l’archivio dei documenti d’identità e attraverso un pubblico ufficiale compiere anche, per quel che è possibile, un riconoscimento di corrispondenza facciale.

Comunque al momento stiamo a zero. Stiamo alla combinazione di atti organizzativi ed esecutivi messi insieme con presunto coordinamento, dall’Asl e dal Comune di Caserta, potete ben immaginare quale effetto devastante possa avere un abbinamento di questo genere un vero e proprio coagulo di capacità e di inefficienze.

Comunque, da lunedì andremo ogni tanto a dare un’ occhiata per vedere cosa succede.