IMBROGLIONI, rei confessi: i due amici del cuore di Giovanni Zannini, ossia Mario Pagliuca, figlio del boss Donato “Renatino”, e Alfredo Campoli squalificati dalla Figc per un anno e per 15 mesi. Il consigliere regionale prenda le distanze da loro
6 Maggio 2024 - 20:52
Non abbiamo approfondito ancora i tempi di esecuzione del provvedimento, e quindi non ci pronunciamo sul fatto che Alfredo Campoli e Mario Pagliuca fossero presenti nel recinto di gioco durante gli incidenti di sabato pomeriggio, 4 maggio, nel corso della partita dei play off di Prima categoria, tra il Mondragone City e il Casapesenna, visto che il provvedimento Figc è datato 3 maggio.
MONDRAGONE (g.g.). Sicuramente qualcuno dirà che su ogni cosa noi tiriamo sempre in ballo Giovanni Zannini.
Come fai a non citare Zannini di fronte alla sentenza, o meglio, a quella sorta di accordo di patteggiamento, che magari nella procedura del diritto sportivo non si chiama proprio così, ma è esattamente la stessa cosa che accade nella procedura penale, che ha portato alla squalifica ad un anno a carico di Mario Pagliuca, direttore generale del Mondragone city, ad un anno e tre mesi di Alfredo Campoli, presidente della stessa società e, ugualmente, ad un anno e tre mesi a carico di Agostino Macera, presidente della Asd Us Piedimontese per soli 10 giorni, cioè quelli utili a realizzare un imbroglio con Mario Pagliuca e Alfredo Campoli? Come fare a non citare Zannini se i citati Mario Pagliuca e Alfredo Campoli sono, come effettivamente sono, gli uomini più vicini, nella sua città e non solo, al consigliere regionale di Mondragone, gli uomini che Zannini ha messo in prima fila, con la corona di qualche soggetto appena liberato dal carcere, dopo una quindicina d’anni di carcere, ci riferiamo a Pasquale
Se Zannini volesse chiamarsi fuori da questa storia dovrebbe, immediatamente, prendere le distanze da Alfredo Campoli e Mario Pagliuca, in onore del cui padre, Donato Pagliuca, detto Renato, ucciso forse da Augusto La Torre in persona, di cui voleva prendere il posto di capo del clan dei Chiuovi (CLIKKA E LEGGI) fu steso uno striscione indecoroso, vergognoso e passato in cavalleria, inosservato da una Dda che, al tempo, era ancora in una fase di stasi, in attesa che il nuovo procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, ne cominciasse a prendere le misure.
Lo farà Zannini? Prenderà le distanze da questo imbroglio, peraltro reo confesso, operato da Mario Pagliuca ed Alfredo Campoli, che hanno chiesto ed ottenuto un patteggiamento della pena, allo scopo di non incassarne una molto più pesante, quella massima prevista, in casi de genere, dalla giustizia sportiva?
Ecco, se Giovanni Zannini, stasera, andasse all’attacco di Mario Pagliuca ed andasse poi all’attacco del suo amico del cuore Alfredo Campoli, prendendo le distanze dall’imbroglio da loro realizzato in spregio dell’art 52, comma 2 delle Norme organizzative interne della Federazione italiana giuoco calcio, allora noi gliene daremmo atto. Perché se è vero che Giovanni Zannini rappresenta tutto ciò che, a nostro avviso, distrugge la politica, o quel poco di politica sopravvissuta fino al 2015 nella provincia di Caserta, è anche vero che, nel momento in cui facesse o dicesse una cosa buona o equa, noi lo riconosceremmo senza sé e senza ma.
Ma molto difficilmente ciò accadrà. Ed è per questo, non per altro che noi non possiamo non dire che l’humus di Mario Pagliuca, l’humus di Alfredo Campoli riguarda, è attinente alla mentalità, al modus operandi attraverso cui Giovanni Zannini ha costruito il suo consenso e il suo potere.
Per carità, Zannini non è direttamente responsabile di questa storia, ma lo è oggettivamente, perché lui è stato il protagonista della scalata realizzata in questi anni da gente come Mario Pagliuca e Alfredo Campoli.
Rapidamente sintetizziamo ciò che è scritto nel dispositivo indicato con il numero di comunicato 471/AA della Figc, datato 3 maggio 2024, ossia venerdì scorso.
In poche parole, Mario Pagliuca e Alfredo Campoli hanno, in concorso tra loro, consentito o non impedito – ma qui la formula è quella di rito, in realtà sono stati parti attive dell’operazione – alla Asd Mondragone city, durante questa stagione sportiva, di assorbire l’affiliazione alla Figc di cui, all’inizio, era titolare la A.S.D. Frignano, acquisendone (quelli del Mondragone city) il titolo sportivo già illegittimamente detenuto dalla A.S.D. U.S. Piedimontese.
Già questo passaggio tra Asd Frignano e Asd Us Piedimontese, due soggetti giuridici ed economici distinti, con due partite Iva differenti era illegale. Ed illegale è stato quello tra la Asd Piedimontese e Mondragone city, avvenuto lo scorso luglio, precisamente il 13 luglio, nel giorno esatto in cui Agostino Macera, anche lui squalificato per un anno e tre mesi, ha assunto la presidenza, che ha lasciato il 24 luglio. E’ del tutto evidente che questa rapida acquisizione del titolo di potestà della Asd Us Piedimontese da parte di Macera, è servita solo e solamente per realizzare l’operazione imbrogliona con Mario Pagliuca e Alfredo Campoli, per la Asd Mondragone City.
A monte del comunicato della Figc c’è la chiusura delle indagini preliminari da parte della Procura federale che ha costretto, in pratica, come unica strada percorribile da Mario Pagliuca, da Alfredo Campoli e da Agostino Macera, a chiedere una transazione per ridurre la portata della pena, accompagnata da una multa di 1500 euro cadauno che i tre dovranno versare nelle casse federali.
D’altronde, questi non potevano non confessare il reato sportivo compiuto, visto e considerato che il già citato articolo 52 comma 2 delle Norme organizzative interne della Federazione italiana giuoco calcio recita testualmente: “In nessun caso il titolo sportivo può essere oggetto di valutazione economica o di cessione”. Più chiaro di così!
CLIKKA QUI per leggere il testo integrale del comunicato della Figc.