INCARICHI ASI. PARTE DUE. E uno “buono” ad Alfonso Oliva da oltre 7 mila euro

8 Agosto 2023 - 14:05

L’incarico nasce nel 2018 e l’avvocato, possibile candidato sindaco del centrodestra ad Aversa, poteva farsi da parte, non accettando la nomina per il ricorso in corte di Appello. Cosa avremmo fatto noi e cosa, invece, è successo

AVERSA (g.g.) – Una brevissima premessa. L’incarico ottenuto dall’avvocato di Aversa, Alfonso Oliva, da parte del Consorzio Asi, presieduto da Raffaela Pignetti, e comandato politicamente da Stefano Graziano e Giovanni Zannini, nasce nell’anno 2018, quando Oliva viveva una fase interlocutoria della sua partecipazione alla politica, galleggiando tra l’area di Zannini e quella di Fratelli d’Italia, partito a cui guardava per una legittima ambizione di candidatura alle elezioni regionali che poi ottenne grazie soprattutto alla forte perorazione al tempo della senatrice Giovanna Petrenga e in pieno contrasto con la posizione dell’allora commissario provinciale o regionale (non ricordiamo bene, ma è la stessa cosa) Gimmi Cangiano, che in Oliva vedeva un rivale che andava a pescare in un bacino di consenso, quello aversano, in cui Cangiano, anch’egli candidato alle Regionali, era certo di fare il pieno.

Per cui, su questo incarico del 2018 non si può costruire alcun ragionamento che porti ad una resa, ad una rinuncia di Alfonso Oliva alla partecipazione della corsa per la candidatura del centrodestra alle elezioni comunali di Aversa che si svolgeranno di qui a nove mesi.

Di certo più recenti sono stati gli incarichi professionali che Oliva ha ricevuto dal comune di Caserta e quindi da Carlo Marino, sindaco del PD e del centrosinistra, mentre per quanto riguarda l’incarico dal comune di Carinaro il discorso è un po’ più fluido, visto che nella giunta del sindaco Nicola Affinito, legato al dinamico duo Zannini-Graziano, milita anche Alfonso Bracciano, amico di vecchia data di Alfonso Golia che alle ultime elezioni regionali votando lui ha votato anche FdI.

Un politico che aspira, come legittimamente vi aspira Oliva, a rappresentare l’intero centrodestra alle prossime elezioni comunali di quella che è pur sempre la seconda città della provincia di Caserta, nonché baricentro giudiziario di una larga e popolosissima area contenente i 19 comuni dell’agro Aversano, ma anche i macro comuni dell’area di Napoli Nord, si mette da solo in difficoltà nel momento in cui guarda al settore pubblico, in questo caso al settore dei comuni, per alimentare la propria attività professionale.

Gliel’abbiamo anche detto che se fossimo stati nei suoi panni non avremmo mai chiesto al comune di Caserta e anche a quello di Carinaro di attribuirci un incarico, pagato e ripagato con i soldi pubblici. Così come, visto che l’incarico per la vertenza di cui parliamo nell’articolo era terminato con la sentenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ci saremmo fatti da parte per l’affidamento della difesa dell’Asi in corte di Appello, informando il nostro sostituto sul da farsi e non entrando di nuovo nelle dinamiche del Consorzio.

Oggi, che veniamo a sapere di un altro incarico, quello attribuito dall’Asi, consorzio guidato dal centrosinistra, diciamo la stessa cosa e con franchezza, modalità di rispetto umano e anche professionale, affermiamo che fossimo stati nei panni di Oliva, magari ci saremmo mossi per ottenere qualcosa in quell’autentico pozzo di San Vito, in quell’autentico incarichificio che è stato ed è l’Asi di Caserta, ma avremmo rinunciato allo stesso nel momento in cui avessimo deciso di candidarsi alle Regionali e a maggior ragione di correre per la candidatura del centrodestra alle elezioni comunali di Aversa.

A parlar chiaro è per gli amici. Ora, diamo qualche dettaglio tecnico. Si tratta di un affidamento dell’incarico legale per il proseguimento di una vertenza tra la società di Portico di Caserta, Sabel Log srl, e l’Asi Caserta sulle somme da attribuire, al termine di una querelle giudiziaria, all’originaria espropriata dei terreni affidati alla ditta.

Nel 2018 per tale vertenza è stato incaricato l’avvocato Oliva e il tribunale di Santa Maria Capua Vetere qualche settimana fa ha accolto parzialmente la domanda proposta dal Consorzio ASI, condannando la Sabel Log al pagamento della somma di 79.933,19 euro.

Ma essendo la somma inferiore a quella che l’ASI è obbligato a corrispondere a titolo di maggiori indennità agli espropriati, l’avvocato Oliva ha inviato una nota al Consorzio, rappresentando la possibilità di recuperare, con un ricorso in Appello, altri 60 mila euro e poco meno. Così l’Asi ha seguito il consiglio di Oliva, affidandogli l’incarico per il ricorso e pagando un onorario di poco superiore ai 7 mila euro.

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