INTERPORTO. Barletta e Spasiano uniti fino alla galera (se serve). La scelta degli avvocati conferma il patto indissolubile
13 Settembre 2019 - 12:44
MARCIANISE (G.G.) – Il gruppo resta compatto e tutto sommato Gennaro Spasiano, che avrebbe la possibilità di riscattarsi attraverso un cammino di ripensamento sul modo con cui ha condotto la sua attività professionale, dà un segnale chiaro della sua strategia che sarà quella del catenaccio e della non esposizione delle tante cose che sa, che poi sono in parte sovrapponibili alle cose che ha fatto lui.
Come conseguenza di una propria autonoma manifestazione di volontà e di partecipazione materiale ai procedimenti amministrativi, di decine e decine di nefandezze che si sono consumate negli ultimi vent’anni in provincia di Caserta, sono anche quelle che lui ha messo in opera con spirito di squadra, dentro a un sistema in cui il braccio tecnico-burocratico diventava braccio armato del turpe connubio tra politica e grandi affari sporchi.
La scelta degli avvocati, tutti professionisti di primo ordine, per carità, è a nostro avviso significativa.
Nicola Berti, in pratica uno dei prestanome di Barletta, è difeso dal noto e autorevole avvocato casertano Alberto
Sapete chi ha scelto Spasiano in questi giorni oltre al già presente nelle sue molteplici vicende giudiziarie avvocato Andrea Piccolo?
Una vecchia conoscenza di Casertace, e cioè l’avvocato Domenico Pigrini, peraltro consigliere comunale di maggioranza a Santa Maria Capua Vetere e tra gli allievi prediletti dell’avvocato Alberto Barletta.
Siccome Pigrini è fondamentalmente un avvocato tributarista, il che non vuol dire che non possa patrocinare i processi penali, la sua nomina dee essere valutata proprio nella idea di una filiera che tende a voler mantenere unito il gruppo di Giuseppe Barletta con Gennaro Spasiano, il quale lancia un segnale, in questo modo, proprio a Barletta e a Campolattano, di non volersi costruire una difesa autonoma e quindi basata sulle doverose ammissioni che dovrebbe realizzare.
Amen.