LA CAMORRA DEI 6×3. Condannato Mario Iavarazzo

16 Luglio 2020 - 19:45

CASAL DI PRINCIPE – Dovrà scontare due anni di reclusione ai domiciliari, in una località protetta, Mario Iavarazzo, perno principale dell’inchiesta sui cartelloni pubblicitari del clan dei Casalesi. E’ questa la sentenza del magistrato del tribunale di Napoli che lo ha assolto dall’accusa di illecita concorrenza e a cui è stata concessa l’attenuante della collaborazione con la giustizia.
Definite altre due posizioni: quella di Giuseppe Franco, 36 anni di Napoli, per il quale è stata esclusa l’aggravante mafiosa e pronunciata una condanna a 1 anno e 2 mesi dopo il patteggiamento. Sentenza di non luogo a procedere, invece, per A.D’A.

Il giudice ha poi disposto l’esclusione dell’aggravante mafiosa per Gennaro Esposito (assolto dall’illecita concorrenza), Luigi Drappello, 48 anni, Domenico Ferraro, 42 anni, Nicola Sabatino, di 38 anni e Michele Iavarazzo, fratello di Mario, che è stato anche assolto per l’illecita concorrenza e l’intestazione fittizia di un bar ad Anzio.