LA DOMENICA DI DON GALEONE…

20 Aprile 2025 - 06:00

IL lieto messaggio del mattino di Pasqua risuona nella chiesa, e attraverso la chiesa risuona nel mondo da oltre venti secoli. La liturgia della domenica di Pasqua non ci presenta nessun racconto della risurrezione di Gesù: ci viene detto solo che Gesù è vivo, presente, efficace nella sua chiesa. La Pasqua: festa di luce, di gioia, di speranza, si dispiega lungo tutto l’arco dell’anno liturgico in ogni domenica, che è la “Pasqua della settimana”.

Quanta diversità rispetto alla tranquilla, graduale diffusione delle dottrine di Buddha e Confucio, a cui arrise già in vita il successo; quanta diversità rispetto alla diffusione – in gran parte violenta – della dottrina di Maometto. Ecco, invece, nascere, immediatamente dopo il fallimento disonorevole di Gesù, e quasi esplosivamente diffondersi, il messaggio del cristianesimo. Quale fu, dopo quel catastrofico epilogo, la scintilla che accese questo straordinario espandersi del vangelo? “Come

poté trarre origine dal patibolo di un uomo ignominiosamente appeso ad una croce una religione universale veramente capace di trasformare il mondo?” (H. Küng, Essere cristiani). Questo Morto sulla croce è entrato nella vita, e questa morte è diventata la morte della morte.

Mai ci sembra di fare veramente Pasqua! I motivi per cedere alla sfiducia sono tanti. I pochi momenti di gioia sono brevi come la Domenica delle Palme, cui seguono interminabili settimane di Passione. Vorremmo respirare aria di Pasqua, come i tanti giovani che si radunano in Piazza S. Pietro per la celebrazione delle Palme. L’uomo oggi vive senza qualità, nella scintillante superficie. La liberazione della morale è diventata liberazione da ogni morale: dal “tutto è lecito all’uomo”, siamo passati al “tutto è lecito sull’uomo e contro l’uomo”.

È possibile sperare? È necessario sperare. Il filosofo Anselmo d’Aosta aveva ragione quando intuì che l’umanità non è stata creata per autodistruggersi, altrimenti Dio non sarebbe né Amore né Razionalità. Dio è onnipotente nel bene! La Pasqua rivela il vero futuro dell’uomo e della storia. A Pasqua non si può essere pessimisti! Buona Pasqua!