La dottoressa aggredita all’ospedale di AVERSA: “Non so se continuerò a lavorare in Pronto Soccorso”. L’Ordine dei Medici si costituirà parte civile nel processo contro l’aggressore

28 Ottobre 2024 - 13:05

Al “Moscati” le aggressioni, verbali e fisiche, sono all’ordine del giorno. La dottoressa non nasconde di avere paura di recarsi al lavoro

AVERSA – La dottoressa aggredita da una paziente innervositasi per i lunghi tempi di attesa in Pronto Soccorso e che, per questo, ha scagliato contro il medico un computer e una stampante provocandole una contusione al torace e un’escoriazione al braccio sinistro (CLICCA QUI), ha commentato la vicenda con amarezza:

“Lo stato d’animo è di grande delusione, ma continuerò a fare il medico, forse non più al Pronto Soccorso. Le aggressioni verbali sono all’ordine del giorno. Io cerco di resistere perché mi sento legata a questa seconda famiglia che ho trovato all’ospedale Moscati, ma non nascondo che la paura di lavorare qui è cresciuta in maniera esponenziale dal primo giorno che ci ho messo piede come dirigente medico. Non sono comunque scoraggiata”.

La dottoressa ha sporto denuncia dopo l’aggressione.
L’Ordine dei Medici di Caserta ha annunciato che si costituirà parte civile nel processo contro la responsabile dell’aggressione: “Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Caserta per le vie brevi, in urgenza – ha dichiarato Carlo Manzi, il presidente dell’Ordine – ha deciso di costituirsi parte civile a seguito dell’ennesimo episodio di aggressione nei confronti di una dottoressa in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa”