LA FOTO. A Teverola nasce dal nulla un nuovo campo rom. Panni stesi all’entrata del mercato ed è allarme
4 Maggio 2025 - 17:24

Un piccolo accampamento rom sta prendendo forma in via Salvo D’Acquisto. Una sola segnalazione anonima è stata fatta sui social, ma nel frattempo non risultano interventi da parte della Polizia Municipale
TEVEROLA (Federica Borrelli) – Ha tutta l’aria di un mini accampamento rom, con la possibilità che si espanda ulteriormente raggiungendo dimensioni sempre più grandi, quello che si sta formando in via Salvo D’Acquisto, nelle vicinanze dell’area mercato.
Nella giornata di ieri, un solo furgoncino era stato intravisto dai residenti della zona girovagare intorno alla piazza mercatale. Ma, nel pomeriggio di questa domenica, sono state altre due le vetture che hanno raggiunto chi aveva già deciso di accamparsi nello spazio adiacente all’area destinata alla fiera rionale del venerdì, stazionandosi all’ombra degli alberi.
Installata sul posto anche una tenda, qualche tavolino e due corde per stendere il bucato: una di queste, in particolare, è stata posta all’altezza di una delle entrate dell’area mercato, impedendone di fatto l’ingresso. Al momento, però, non si registra alcuno sgombero da parte della Polizia Municipale, che potrebbe comunque avvenire a breve considerando che lo spazio occupato è un suolo pubblico, né risulterebbero autorizzazioni che permetterebbero alla comunità di alloggiare in quella zona.
Finora, una sola segnalazione anonima sui social media ha denunciato pubblicamente la situazione, ma non è chiaro se l’amministrazione comunale sia stata messa al corrente o abbia contezza di quanto stia avvenendo in queste ore. L’allarme non è infondato: affrontando un discorso di casistica generale, sono diversi i gruppi delinquenziali che provengono dal campo rom principale, quello di Giugliano, come dimostrano gli ingressi quotidiani nell’area di via Carrafiello da parte delle forze dell’ordine e gli arresti effettuati negli anni.
Tuttavia, la tradizione nomade delle etnie rom o sinte è parte integrante della loro cultura e ciò non implica automaticamente la messa in atto di comportamenti delinquenziali: ogni situazione va valutata nel suo contesto specifico, cercando allo stesso tempo di far rispettare le normative vigenti sull’occupazione del suolo pubblico o sugli allacciamenti ai servizi essenziali nel caso in cui, queste, fossero disattese.
