LA FOTO. Operai ecocar senza stipendio e senza tredicesima. Così si accorgono, dopo 6 anni, che Sirio, la porchetta e i sindacalisti di regime sono la loro rovina

24 Dicembre 2018 - 12:46

CASERTA(g.g.) Dobbiamo fare un lavoro su noi stessi e inibire la spontaneità di quella che dovrebbe essere una reazione buona e giusta, quand’anche dura e determinata, di esercitazioni di yoga per non mandare a fanculo, non il signor Peppe la porchetta, il quale è Peppe la porchetta, altro non vuol essere, altro non sa fare, ma la città di Caserta che, ben peggiore di Peppe la porchetta e del suo substrato culturale, gli ha consentito, in cambio di vantaggi inconfessabili, di dominare, di fare il bello e il cattivo tempo, per decine di anni, diventando l’emblema della città, prima ancora della complicatissima navigazione della stessa sul crinale sottilissimo che separa la legalità dall’illegalità, il codice penale dalla sua violazione.

In questi giorni dovremmo mandare a fanculo tutti quelli che si lamentano con noi del fatto che il signor Peppe la porchetta è arrivato all’aetà di 66 anni e 6 mesi e, nonostante questo costituirebbe un limite invalicabile in cui la pensione è obbligo assoluto di legge, si trova ancora in servizio.

Embè, lo volete dire a noi. Ditevelo voi che avete costruito questo sistema a Caserta, votando questa monnezza di classe politica che vi rappresenta e vi rappresenta bene, perchè caro popolo casertano che oggi fai finta di indignarti per Peppe la porchetta, tu non sei meglio di lui, tutt’altro.

Stamattina l’argomento è tornato di attualità dopo che, riteniamo, alcuni dipendenti della Ecocar, super prorogata nonostante l’interdittiva antimafia, e oggi gratificata, udite udite, dal maxi imbroglio mazzettaro che al comune hanno organizzato per far vincere la gara dei rifiuti alla Energetikambiente, sponsorizzata da Carlo Savoia, non ha pagato lo stipendio neppure la tredicesima. Da qui l’attacco ai soliti noti: Sirio Vallarelli, Peppe la prochetta, al secolo Peppe Zampella, il sindacalista Peppe Norelli, il suo collega sempre Cisl Rocco Pasquariello, in pratica due guardie repubblicane della gestione porchetta-Sirio Vallarelli.

Norelli e Pasquariello, due sindacalisti Cisl, vero sindacato dei padroni e di che padroni, sempre pronti a lavorare per tenere al loro posto le rivendicazioni dei lavoratori. Il quartetto, secondo quello che è scritto nel murales comparso stamattina all’autoparco Ecocar, “avrebbero rovinato” i lavoratori. Per cui, “devono andare via“.

Scusate, lavoratori. Ma ve ne siete accorti stamattina, 24 dicembre 2018, sesto anno di gestione (5 col contratto, 1 con le proroghe), che questi qua vi hanno rovinato?

Noi non possiamo che essere solidali rispetto al problema del vostro stipendio. Seguiremo, nelle prossime ore, l’andamento dei fatti. Ma solo per dovere di cronaca, perchè onestamente anche voi lavoratori di base della Ecocar, non avete saputo mai coalizzarvi, magari utilizzando questo nostro giornale, per affermare un minimo di diritto, uno straccio di legalità in un contesto in cui il diritto e la legalità non sanno neppure dove stiano di casa.