LE FOTO. CASERTA Clochard dorme avvinghiato al suo cane nel salotto buono della città

30 Agosto 2022 - 10:07

In via Mazzini, il senzatetto si ripara all’ingresso del teatro Parravano; a pochi passi dai palazzi del potere, ma nessuno muove un dito per dare una mano a chi ha bisogno

CASERTA (pm) Una fotonotizia, nella pratica giornalistica, è quella che ha la capacità documentaria di esprimere il molteplice della realtà in una sola immagine fotografica perentoria. Come questa che presentiamo oggi ai lettori, che, come si vede, mostra un ragazzo che dorme abbracciato strettamente al suo cane. È stata scattata ieri l’altro nella centralissima via Mazzini –  la quale è tale non solo perché strada dello shopping cittadino per eccellenza, ma per la prossimità a tutti i palazzi del potere politico amministrativo ed istituzionale del capoluogo, che avrebbero mille occhi per vedere – all’ingresso del teatro Parravano, nel cui vano il giovane dormiva, più che assieme, avvinghiato al suo fido. Colpisce ed intenerisce il legame che si può instaurare, fino a quel punto, tra un uomo ed un animale, soprattutto quando si tratta di un cane, specie animale ampiamente antropomorfizzata nella cultura odierna, talvolta sino al ridicolo ed a scapito degli altri se solo si considera come sono punteggiati di feci canine i marciapiedi casertani. Ed a proposito degli eccessi animalisti, proprio alcuni giorni fa, durante un’udienza, il Papa

Francesco, parlando del declino demografico dell’Europa e dell’Italia, ha detto veridicamente: “Per favore  aiutate le famiglie ad avere figli. Invece dei figli preferiscono avere i cani, i gatti“.

Ovviamente, tutte le congreghe zoofile, che professano l’intransigenza più assoluta, gli sono saltati addosso per lesa maestà verso il mondo animale. Eppure, troviamo più che anomalo il fatto che, come avviene anche a Caserta dove tutti i servizi pubblici languano, possano esistere un garante degli animali, un canile ed ufficio comunale dei diritti degli animali a spese pubbliche, quando nessuno si occupa seriamente degli anziani, dei giovani e delle tante persone in condizione di disagio.  Ma, tornando alla fotonotizia, più di tutto ciò, colpisce in particolare   che situazioni di deriva umana come questa che essa documenta possano verificarsi nella indifferenza dei poteri pubblici, che, in quanto tali, sono muniti dei mezzi e degli strumenti giuridici per intervenire a salvaguardia del livello di civiltà del nostro Paese. Salvo a non credere che questa persona, in piena giovinezza, voglia deliberatamente tale sua condizione di  randagio per il mondo e non necessiti di aiuto e di sostegno.

Ciò che intuitivamente, pensando anche ad una sua possibile condizione psicotica, escludiamo,  avendolo notato da tempo in giro per la città, mentre trascorre innaturalmente le giornate nell’inedia, seduto sulle panchine. Lo abbiamo visto solo noi? Dove sono gli assistenti sociali ed i servizi sanitari  che dovrebbero intervenire proprio in tali situazioni estreme, senza attendere che ci si ritrovi davanti al fatto irreparabile e quando ormai è tardi, come è accaduto recentemente a Napoli per la bambina di nove anni in stato di grave abbandono familiare, che l’ha resa incapace persino di parlare. Temiamo, non solo da questo episodio, che quegli incaricati si vedano più come impiegati passacarte che come operatori umanitari. Se fosse così è meglio che cambino mestiere, ma non potendone scegliere un altro che gli aggradi, ma attraverso il licenziamento. E sarebbe ora che qualcuno chiedesse conto e ragione a questi servizi, ampiamente finanziati. Per quello che può contare, abbiamo personalmente sperimentato non poche volte che, persino davanti a casi di minori maltrattati, gli assistenti sociali richiesti di intervenire nell’urgenza si siano rifiutati obiettando di essere prossimi alla fine del proprio turno di servizio. E tanto bastava per disinteressarsene ed acquietare la propria coscienza. Ci è accaduto tempo fa ed in altri comuni casertani, è vero, ma temiamo che la cultura istituzionale in questi ambiti sia sempre e terribilmente questa.

Il problema delle feci canine lasciate sui marciapiedi cittadini è particolarmente grave a Caserta. In mancanza di ogni forma di controllo del fenomeno, i privati, come si vede da queste immagini, si difendono come possono…