LA MORTE PER COVID DEL MARESCIALLO BALDO NERO. Domani l’ultimo saluto. Il cordoglio dell’Arma dei carabinieri

29 Marzo 2021 - 11:33

MARCIANISE/MACERATA CAMPANIA – Domani mattina alle 10.30 nel cimitero di Marcianise sarà benedetta la salma del maresciallo Baldassare Nero, morto stanotte nell’ospedale Cotugno di Napoli, dove si trovava ricoverato a causa del covid. Il decesso è sopraggiunto per complicanze di una polmonite da coronavirus.

Il militare, entrato nell’Arma nel 1992 quale carabiniere, nel 1994, a seguito del corso presso la Scuola Sottufficiali, divenne vice brigadiere, prestando servizio per alcuni anni in provincia di Cosenza, presso le Stazioni Carabinieri di Rose, Bisignano e Torano Castello, nel 2005 veniva trasferito alla Stazione di Grazzanise quale comandante e dal 2012 era presso l’attuale sede di Macerata Campania. “Il Luogotenente Nero è un’ulteriore vittima di questa battaglia che il paese sta combattendo contro la pandemia – si legge in una nota -. Un Comandante di Stazione sempre in prima linea a fianco dei cittadini su cui, insieme ai suoi carabinieri, era chiamato a vigilare. Credeva profondamente nel suo lavoro in particolare nel ruolo fondamentale di prossimità alle comunità svolto dalle Stazioni Carabinieri. Testimonianza della sua abnegazione sono le innumerevoli ricompense tributategli nel corso della carriera, tra le quali vogliamo ricordare la medaglia d’argento al valore dell’Arma dei Carabinieri conferita dal Presidente della Repubblica il 29 ottobre 2012 con la seguente motivazione: ‘Con spiccata professionalità, ferma determinazione e cosciente sprezzo del pericolo, non esitava a intervenire, unitamente ad altri militari, nei pressi di un edificio dal quale un folle armato di pistola minacciava i passanti. Dopo una vana opera di persuasione, cui lo squilibrato reagiva esplodendo alcuni colpi di pistola, sfruttando una coordinata azione diversiva attuata da altro commilitone, percorreva un cornicione e si introduceva unitamente a due colleghi nell’appartamento, riuscendo a bloccare e disarmare l’esagitato, dopo breve colluttazione. Chiaro esempio di elette virtù militari e non comune senso del dovere. Santa Maria la Fossa, 21 maggio 2008’. Il Comandante Generale e tutta l’Arma si stringono compatti intorno alla famiglia, alla moglie e alla figlia, che ne piangono la perdita”.