LA NOTA. AVERSA. L’auto del vicesindaco Oliva parcheggiata in curva e chi se ne fotte. Giovanni Innocenti mostra De Gaetano come un totem per dire che la monnezza, d’ora in poi, è cosa sua e di Zannini
9 Maggio 2025 - 13:18

Il sindaco Matacena? Ormai lo cercano anche in Nepal. Non esiste, non comanda nulla ed è, come avevamo facilmente previsto in campagna elettorale solo una marionetta politica in una città divenuta colonia di Mondragone. Due immagini simbolo e un plauso alla “Regina Carlotta” di Bridgerton e alla sua “Aversa Selvaggia”
AVERSA (Gianluigi Guarino) – Non ha sbagliato la persona di Aversa che si nasconde, in un profilo anonimo in Facebook, dietro allo pseudonimo de la Regina Carlotta di Bridgerton e che racconta la città dei Normanni definendola “Aversa Selvaggia”.
Perché, è proprio vero: Aversa è diventata una città selvaggia, amministrata da politici selvaggi. Niente da dire sulle persone in quanto tali, ma i comportamenti e l’ispirazione che ne determinano gli atti, mettono insieme una sensibilità da veri e propri primati appartenenti al tempo dell’uomo di Neanderthal, con un’attenzione stabile, quotidiana, alimentata da una cazzimma
Al riguardo, nel momento in cui abbiamo visto due immagini apparentemente disancorate tra di loro dal punto di vista logico, contestuale e concettuale, ma in realtà intimamente collegate, connesse nella manifestazione di questa incultura andata al potere, abbiamo deciso anche di scrivere queste poche righe.
L’auto parcheggiata in curva, al centro della città, (dovrebbe trattarsi di Piazza Vittorio Emanuele II a pochi passi dal Comune) dal vicesindaco Alfonso Oliva che in quanto numero due della scala istituzionale locale (campa cavallo) dovrebbe dare l’esempio ai suoi concittadini, fa il paio con lo scatto spavaldo e trionfale rilasciato dal presidente del consiglio comunale Giovanni Innocenti, il quale in questo modo intesta al suo capo Giovanni Zannini, vero sindaco di Aversa, l’operazione che ha già portato o porterà a brevissimo alla retrocessione di Olga Diana e alla promozione di Raffaele De Gaetano, pronto ad assorbire la delega più succulenta che c’è, quella in cui si gestiscono più quattrini e più posti di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato: la monnezza.
Una monnezza su cui Giovanni Zannini ha deciso di puntare, di investire politicamente sin dall’inizio di questa legislatura regionale, nel momento in cui ha chiesto e ha ottenuto dal governatore Vincenzo De Luca l’ambita presidenza della commissione ecologia-ambiente e rifiuti, i quali ribadiamo, in provincia di Caserta non si chiamano così, ma si chiamano e si chiameranno ancora per tanto tempo monnezza e solo monnezza.
Le due immagini che pubblichiamo, quella dell’auto parcheggiata in una curva con la tranquillità di chi sa che in caso di contravvenzione questa potrà essere tranquillamente cancellata dal comando dei vigili urbani, e quella di Giovanni Innocenti, unico viceré di Giovanni Zannini che si intesta l’operazione di De Gaetano, affermando che da questo momento in poi sarà lui e solo lui – ovviamente insieme al suo capo Mondragone – a governare il super business dei rifiuti; simboleggiano l’Aversa di oggi, per l’appunto l’Aversa Selvaggia.
Roba che, al confronto, i raid dei Saraceni nelle contrade della Campania, a cavallo dell’anno 1000, erano degli scambi culturali.