LA PIGNETTI VUOLE COMANDARE L’ASI PER SEMPRE. Si domanda e si dice sì da sola. Fa entrare la sua Fondazione (e i siciliani) nel Consorzio. E così i voti in Assemblea…

2 Maggio 2025 - 19:28

TUTTI I DOCUMENTI IN CALCE ALL’ARTICOLO. Possiamo parlare di una vera e propria “legacy” che la presidente in carica da oltre un decennio vuole avere sul consorzio casertano delle aree industriali. Un dubbio sulle nuove iscrizioni e la Fondazione ASI che ora ha più potere dell’ASI

CASERTA (l.v.r./g.g.) – Se non parliamo di blitz, si tratta di qualcosa di simile. Perché nel giro di pochi minuti in pratica, durante la seduta del consiglio generale, ovvero l’assemblea dei comuni partecipanti, ma non potremmo più scrivere così, all’ASI Caserta, la presidente Raffaela Pignetti si è assicurata almeno due voti suoi, certi all’interno dell’ente, probabilmente a tempo indeterminato.

Andiamo con ordine.

L’ASI CASERTA HA APPENA PERSO IL CONTROLLO DELLA SUA FONDAZIONE

Nel 2022 l’ASI Caserta crea la Fondazione ASI CE, un ente no profit con il generico obiettivo di migliorare lo sviluppo del territorio eccetera, eccetera. L’ASI Caserta mette nella Fondazione 30 mila euro, in modo da farla partire diciamo così. Ora, la Fondazione non ha pubblicato il bilancio 2024 e quindi non sappiamo se ci sia stato un turbinio di azioni, opere dell’ente.

Ed è interessante saperlo perchè l’ASI Caserta, nella delibera con cui si approva la fuoriuscita dalla Fondazione stessa, scrivono che questa ha avuto un “proficuo decorso dei primi tre esercizi“, cosa che, onestamente, non emerge dai bilanci 2022 e 2023.

Ma il recesso, la chiusura dei rapporti tra ASI e Fondazione significa che il Consorzio intercomunale non ha più potere sul destino, sulle nomine del CdA e del presidente stesso. In pratica, l’ASI ha perso il controllo della Fondazione ASI CE, in cui ha messo ben 30 mila euro.

Ma attenzione, il presidente del CdA della Fondazione, nel 2022 (e non è mai cambiato), fu scelto e la carica, ovviamente, fu affidata alla presidente del socio fondatore, ormai ex socio, ovvero Raffaela Pignetti.

Quindi, l’ASI Caserta un giorno, forse, chissà, vedrà un cambio nella sua governance e Pignetti sarà sostituita, ma invece potrebbe restare vita natural durante all’interno della Fondazione ASI, in qualità di presidente.

Vi diamo cinque secondi per riprendervi dal mal di testa e ripartiamo.

PIGNETTI (IN ASI) 4 EVER

La situazione diventa ancor più interessante con la seconda delibera di assemblea, la numero 15 del 10 aprile.

In questo documento si prende atto e si autorizza dell’ingresso nel Consorzio Asi di due nuovi soggetti. Partiamo dal primo: la Fondazione ASI. In pratica, con una pec del 27 marzo, la Fondazione della presidente Pignetti chiedeva al Consorzio della presidente Pignetti di entrare come membro dell’Asi Caserta. E – vi sembrerà strano – la presidente Pignetti si è detta sì da sola, dando il via libera alla Fondazione – ricordiamo, non più controllata dall’ASI – all’interno dell’ASI stessa.

Questo comporterà una spesa, ma non sappiamo dirvi la somma, per la quota d’iscrizione e soprattutto un seggio e un voto nel consiglio generale. Quindi, nel momento in cui non sarà più sulla poltrona numero uno dell’ASI, Raffaela Pignetti continuerà ad avere diritto di voto nell’assemblea ASI.

E paradosso dei paradossi, la Fondazione ASI ha più potere nei confronti dell’ASI Caserta rispetto a quest’ultimo che ha costituito la Fondazione e di cui ha perso il controllo.

Ora veniamo al secondo nuovo iscritto. Si tratta di una cooperativa che, leggendo il codice ATECO, ovvero la descrizione dell’attività prevalente di una società, si occupa di servizi di consulenza, amministrativa e commerciale. Una definizione un po’ generica, ma questo basta. Il nuovo socio dell’ASI Caserta è la cooperativa Coplus.

La ditta ha sede a Milano, ma è gestita da due noti imprenditori siciliani, della zona di Palermo: Giuseppe Biundo e Clemente Maniaci, che sono all’interno del board della Coplus e hanno proprietà delle quote tramite loro aziende.

Ora, voi vi starete chiedendo, ma all’ASI, ovvero il consorzio intercomunale delle aree industriali, posso partecipare anche imprese, cooperative e fondazioni? La risposta è sì ed è sancita nell’articolo 6 dello Statuto, che leggiamo qui sotto:

Ai sensi dell’art. 1, commi 2 e 3 della Legge Regionale n.19 del 6 dicembre 2013 s.m.i.; possono
partecipare al Consorzio: la Regione, gli enti economici pubblici, gli enti pubblici territoriali, i consorzi
di operatori e le società consortili operanti in ambito locale, anche mediante società finanziarie,
nonché le associazioni di imprenditori interessate alle problematiche dello sviluppo e dei servizi e gli
istituti bancari e finanziari operanti sul territorio.

Però, c’è un dubbio, anzi due.

Oltre a mancare il riferimento alle fondazioni che, quindi, tecnicamente, non potrebbero partecipare al Consorzio ASI, in un passaggio, l’articolo 6 specifica che possono partecipare al consorzio soggetti “operanti in ambito locale; […] sul territorio. E allora la cooperativa Coplus, con sede a Milano e cuore a Palermo, che non opera, a quanto sappiamo, in Terra di Lavoro, cosa c’entra con l’ASI Caserta?

La coop di Maniaci e Biundo non ha sedi operative a Caserta e dintorni, non ricordiamo di averla vista attiva in provincia. E quindi cosa collegherebbe questa cooperativa all’ASI? L’unico riferimento sono gli ottimi rapporti che la presidente ha personalmente stretto in Sicilia, dove spesso si è fatta vedere per riunioni e convegni. Potrebbe, quindi, aver conosciuto Maniaci e Biundo in Trinacria, sponsorizzando una loro venuta nella terra casertana.

E così, accidentalmente, non certo volutamente, Raffaela Pignetti si troverebbe un voto in Consiglio Generale dell’ASI a suo favore, anche quando non ne sarà presidente. Come dicono gli americani, ormai è una legacy.