LA RELAZIONE DELL’ANTIMAFIA: “I Casalesi sono ancora capaci di gestire attività economiche”

17 Gennaio 2020 - 17:34

CASAL DI PRINCIPE (red.cro.) – “Ancora più insidiosa, rispetto alle manifestazioni di violenza, appare la strategia di “sommersione”, tesa ad infiltrare l’economia e la politica e a stringere accordi con altre organizzazioni criminali di diversa matrice territoriale, italiane e straniere. I numerosi clan che fanno parte di questa galassia, nella quale si inserisce a pieno titolo il cartello casertano dei Casalesi il quale, nonostante le numerose inchieste giudiziarie e i provvedimenti patrimoniali, riesce ancora efficacemente a difendere e curare i propri interessi illeciti attraverso ramificazioni finanziarie anche internazionali e importanti reti di imprese controllate da fiduciari dell’organizzazione“.

E’ un passaggio della relazione semestrale della Dia al parlamento, che fotografa la situazione della Campania. “A tale scopo – si legge ancora nella relazione – i Casalesi possono contare su interlocutori con specifiche e diverse competenze professionali, capaci di gestire attività economiche di elevata e sofisticata complessità. Sono significative le parole del Procuratore di Napoli, nel corso della sua audizione presso la Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, del 24 ottobre 2019. Il Capo della Procura Distrettuale ha, tra l’altro, sottolineato la capacità della camorra di mantenere inalterata “la pressione mafiosa’ sulle istituzioni pubbliche e l’attitudine a inserirsi nei mercati, al pari di altre componenti ordinarie, ma contribuendo a saldare fra loro ‘le logiche, i canali fiduciari e le tecniche della corruzione e dell’evasione fiscale. Inoltre – prosegue

la Dia – ha ulteriormente specificato che la sedimentata duttilità dei gruppi di modularsi secondo differenti contesti operativi e il ripudio della contrapposizione frontale con lo Stato ne ha agevolato i processi adattativi alle logiche di mercato, facilitandone l’espansione