LA RISSA AL PANART E L’ULTIMO FIGLIO DI SANDOKAN. Parla al processo il titolare: “Intervenuto subito, poi all’esterno…”

27 Marzo 2024 - 14:00

CASAL DI PRINCIPEIvanhoe Schiavone, Luigi Bianco, Gianluca Maiorica, residenti tra Casal di Principe, Trentola Ducenta e Lusciano, e Giuseppe Iacolare, Vincenzo Palumbo, Pietro Falco, Giuseppe Ventre e Cristiano Baiano, provenienti dal comune di Marano.

Questi sono gli otto imputati nel processo per rissa aggravata che si sta tenendo dinanzi al giudice monocratico Formisano al tribunale di Aversa Napoli Nord.

Ad essere accerchiato fu proprio Ivanhoe Schiavone, figlio di Francesco Schiavone Sandokan, che riportò una ferita profonda a una gamba e una contusione al naso. Il maranese Vincenzo Palumbo, secondo la ricostruzione dei carabinieri, venne ferito ad un occhio.

Sulla rissa al Panart di Carinaro è stato ascoltato oggi, in qualità di testimone della procura, il proprietario del noto locale dell’agro Aversano. L’imprenditore ha specificato che lui è immediatamente intervenuto per raffreddare gli animi e sedare il parapiglia, spiegando che poi la rissa è continuata all’esterno e quindi non è stato possibile riconoscere tutti i presenti.

I maranesi sono difesi dall’avvocato del foro di Napoli, Onofrio Fioretto e dalla collega Anna Catapano, mentre il rampollo degli Schiavone è seguito dall’avvocato Nicola Caterino dell’omonimo studio legale.