LE FOTO AVERSA. La famiglia allargata Spezzaferri-Sagliocco comincia a costruire una scuola in via Pastore. Non è che Magliocca e Zannini abbiano promesso qualcosa? Nooo

25 Ottobre 2021 - 18:17

Nei giorni scorsi sono stati attivati i mezzi e le attrezzature. Trattandosi di un terreno con una destinazione d’uso ben precisa e siccome l’ex patron dell’Aversa Calcio non ci risulta sia diventato pazzo, vuol dire che…

 

 

 

AVERSA (g.g.) – I lavori del cantiere che l’imprenditore Giovanni Spezzaferri ha attivato in un terreno di via Pastore di sua proprietà sono anche formalmente iniziati.
Si tratta di un complesso immobiliare che, nel rispetto del PRG ancora vigente, dovrà ospitare attività di tipo scolastico.
Forse anche uffici, non sappiamo se attinenti direttamente ai servizi garantiti da una scuola, ma sicuramente la scuola ci dovrà essere.
Ergo: o all’imprenditore Giovanni Spezzaferri i soldi, come si suol dire, escono dalle orecchie e quindi si può permettere il lusso di largheggiare, di spendere centinaia e centinaia di migliaia di euro per costruire una scuola che potrebbe risultare inutilmente edificata, oppure, ancora una volta come si suol dire, lo Spezzaferri ha già qualcosa in mano.
Un impegno o anche qualcosa di più concreto e tranquillizzante.
Una sorta di compromesso di fatto che rende serena l’attività di questo cantiere in quanto si sa già che ci sarà una scuola della città di Aversa pronta a insediarsi nel nuovo immobile di Spezzaferri.

Il pensiero corre direttamente alla vicenda, un po’ sfrontata ma anche un po’ ingenua, del Luciano Sagliocco che indusse il figlio Francesco, quando questi ancora stava nei banchi dell’opposizione del consiglio comunale a perorare l’approvazione di un atto amministrativo grazie al quale pezzi del Liceo Scientifico Enrico Fermi sarebbero stari trasferiti in un altro immobile, anche in questo caso di nuova costruzione.
Un immobile edificato nel piazzale utilizzato fino ad oggi come area di disimpegno della villetta del compianto Giuseppe Sagliocco, fratello di Luciano e già sindaco di Aversa, già consigliere regionale, già consigliere provinciale, sua segreteria particolare e luogo in cui intratteneva i suoi amici, della cui schiera, in verità molto più contenuta rispetto al passato, mi sono onorato (e lo dico con estrema convinzione) di far parte negli ultimissimi anni della sua vita.

Quella perorazione finì quasi in macchietta perché si faceva fatica a ritenere accettabile, anche in via preliminare, la facoltà che un consigliere comunale rivendicava e utilizzava di sponsorizzare l’approvazione di un atto amministrativo riguardante un immobile di sua proprietà o a lui quasi immediatamente riconducibile in quanto intestato a suo padre.

Guai a sottovalutare cose del genere in provincia di Caserta.
Qui la famosa frase anarchica “una risata vi seppellirà” da noi spesso utilizzata è un esercizio fragile e buono solamente per allontanarsi, per congedarsi, dalle vicende reali della vita di questo territorio.
Non smuoverà, infatti, alcuna coscienza, e chi questa risata avrà innescato non sentirà il senso del ridicolo ma ritornerà alla carica, magari correggendo solo leggermente il tiro.

Luciano Sagliocco tradì il centrodestra con cui si era presentato alle elezioni comunali e salì sulla carrozza fluorescente acquistata, a quanto pare dai reperti di magazzino della grandissima e sempre rimpianta Concetta Mobili, da Giovanni Zannini.

Un’operazione al servizio della voracità elettorale del mondragonese che già aveva conquistato la piena stima, poi abbiamo anche capito perché, del vice-presidente della Regione Fulvio Bonavitacola, ma soprattutto di Piero De Luca, figlio del governatore, presente in carne ed ossa in via Fermi nei giorni dell’agosto 2020, per far da garante all’accordo che Zannini andò a stringere con il Sagliocco sopravvissuto.

Come in una sorta di contrappasso dantesco, padre e figlio, accompagnati dall’immancabile Federica Turco, sedettero sulla riva del fiume e da lì videro passare il corpo quasi esamine del sindaco Alfonso Golia che, naufrago e senza rotta, invocava aiuto e implorava tutti per trovare un appiglio che potesse consentirgli di non annegare.

Ti ricordi quando ridacchiavi nella sera in cui mio figlio si alzò in consiglio comunale per ottenere il via libera alla costruzione dell’immobile che io volevo affittare all’amministrazione provinciale di Caserta affinché vi fossero trasferite le classi del “Fermi”?
Ora ridiamo noi, caro sindaco. Mettiti in ginocchio e chiedi perdono.
Magari noi ci facciamo attraversare da un sussulto di generosità e ti salviamo la poltrona.
Però, tu, da domani mattina, dovrai chiedere il permesso in triplice copia a me, a mio figlio e alla mia pupilla Federica Turco, e se mi gira anche al mio cane, per scendere dal letto utilizzando un piede piuttosto che l’altro.
Intanto la scuola sarà nostra.
Per evitare che Casertace comprenda troppo rapidamente, chiamo i miei parenti acquisiti degli Spezzaferri, organizzo una riunione di famiglia allargata, fidanzati, fidanzate, qualche componente delle forze dell’ordine integrato meglio tenerlo fuori, e organizziamo l’operazione.
Stavolta non ci serve nemmeno il placet del Comune, perché il terreno adibito dal Prg a questa destinazione d’uso, ce l’abbiamo già in via Pastore.
E dato che ci siamo, ti dico pure che abbiamo anche in tasca la golden share, cioè l’unica cosa che conta in questa storia: la disponibilità del presidente della Provincia Giorgio Magliocca a cambiare padrone di casa e a trasferire il Liceo “Fermi” dall’attuale sede all’immobile in nuce targato Spezzaferri.

Magliocca sta a nostra disposizione, perché oggi è, in tutto e per tutto, un soldato, un sottoposto di Giovanni Zannini che gli ha donato un ottimo posto di lavoro al Comune di Sparanise e che ora oltre a dettar legge al Consorzio Idrico e sempre di più pure all’Asl, dove è stato raccomandato da De Luca e Bonavitacola, ha messo sotto il suo controllo pure l’amministrazione provinciale, visto che Magliocca ha affidato a lui il proprio destino, la speranza inesausta e inesauribile di vedersi rieleggere alla carica di presidente.

E figuriamoci se in piena campagna elettorale, in vista delle elezioni provinciali, già fissate per il prossimo 18 dicembre, Magliocca non si mette a disposizione della famiglia allargata Sagliocco-Spezzaferri, visto che siamo tutti figli di Mondragone.

Quello che abbiamo raccontato è un romanzo di fantasia o, al contrario, un’opzione verosimile rispetto a quella molto meno verosimile che segnala un Giovanni Spezzaferri improvvisamente impazzito e pronto ad investire una fortuna per immobili che poi con ogni probabilità non riuscirà a piazzare?

Questo è un periodo d’oro per Zannini e la sua band.
Ma la ruota non gira sempre dalla stessa parte.
La famiglia allargata dei Sagliocco-Spezzaferri è riuscita ad ottenere, in poco più di un mese, ben cinque assunzioni, un vero e proprio record, in grado di far impallidire il Salvatore Stabile più pimpante ed impunito.
Due all’Asl di Napoli Nord, una all’Asl di Caserta, un’altra direttamente alla Regione Campania. Un bel posto, comodissimo, garantito alla già citata Federica Turco.

Oggi gira così, domani…