LE FOTO. Avvocati scatenati in strada nel giorno del taglio del nastro delle nuove aule di Palazzo Cappabianca

24 Ottobre 2018 - 18:45

SANTA MARIA C.V. (T.P.) – Si infiamma la polemica degli avvocati del foro di Santa Maria Capua Vetere nel secondo giorno di protesta per le carenze strutturali e organizzative del tribunale. Questa mattina ci sono stati attimi di tensione tra le forze dell’ordine e i manifestanti all’esterno dei nuovi uffici della Presidenza delle Udienze Preliminari, inaugurati oggi a Palazzo San Carlo.

Gli avvocati, inoltre, hanno lamentato la poca considerazione da parte della presidenza del Tribunale in decisioni che riguardano i problemi strutturali e la frammentazione della IV sezione civile.

Dopo la chiusura della sede di Caserta, la stessa è stata divisa nelle aule tra via Grattapulci e le cancellerie al condominio Santagata.

In molti casi, la mattina, i fascicoli dei processi viaggiano da un edificio all’altro prima di poter cominciare le udienze.

Nel corso della protesta vi è stato un lungo applauso al passaggio del pubblico ministero della Dda di Napoli, Alessandro D’Alessio, insieme al pm Maurizio Giordano titolari dell’inchiesta The Queen e protagonisti, evidentemente, dell’iniziativa recentissima relativa al deposito fatto proprio dal pm Giordano di alcune dichiarazioni con cui Nicola Schiavone, interrogato su tecnici e imprese coinvolte nel procedimento The Queen ha spiegato, a latere, che il clan dei Casalesi ottenne, per effetto di una intesa con l’amministrazione comunale soprattutto tramite Alfonso Salzillo, una tangente di 200mila euro proprio sui lavori di ristrutturazione di Palazzo Cappabianca o San Carlo che dir si voglia.

Dunque, in quell’applauso degli avvocati c’era sicuramente un intento polemico. Quasi a dire: attenzione, state utilizzando un immobile ristrutturato attraverso dinamiche camorristiche. Concetto tutto da dimostrare e abbastanza aleatorio, condito di quella normale strumentalità tipica delle fasi conflittuali, allorquando una categoria importante come quella dell’avvocatura si contrappone non nelle aule, ma nelle strade, alle scelte operate da un tribunale.