LE FOTO. CASERTA. Al Manzoni della preside Vairo piove nelle classi. Ragazzi costretti alle lezioni in corridoio, sperando in una classe vuota

24 Dicembre 2022 - 12:36

L’intonaco del solaio è talmente impregnato che si sono formate abbondanti muffe con il distacco e la caduta dello stucco

Caserta (p.m.) – A Caserta esistono due tipi di scuole. Quello dei convegni e  quello della realtà. La scuola dei convegni, quasi sempre vuoti ed inconcludenti, è inarrivabile, non ha nulla da imparare o da sperimentare, è nella sfera empirea a dispetto di ogni test INVALSI, dà lezioni a tutte le altre ovunque siano, comprese le scuole della Finlandia, prima nazione al mondo per l’eccellenza autentica e sperimentata del suo modello di istruzione.

La scuola della realtà è tutt’altro. L’avvio di ogni anno scolastico casertano è un’autentica via crucis. Istituti insicuri, spesso fatiscenti, con enormi problemi di manutenzione, di aule mancanti, con carenza di strutture per lo sport benché disciplina fondamentale per ragazzi in crescita.

E non si salva nessuno. Qualche mese fa abbiamo denunciato, per l’ennesima volta (clicca e leggi), come l’area ludica della scuola dell’infanzia di via Benevento, nel popoloso rione Acquaviva, sia inutilizzabile da ben sei anni, sei! Ed attenzione, non parliamo, a riguardo dell’area ludica, di un’appendice scolastica di cui, tutto sommato, si può anche fare a meno. Ma di una componente formativa ed educativa essenziale per i bambini di quell’età, i quali, attraverso il gioco con le giostrine e le attrezzature didattiche sperimentano la socialità ed il mondo esterno. Le mamme dei piccoli ne hanno parlato e hanno protestato con la direzione scolastica, con il comune. Niente da fare. E come se si fossero rivolte ad un muro.

Oggi affrontiamo il caso del liceo Manzoni di Caserta, retto da Adele Vairo, dirigente scolastico con prospezioni politiche e molto presente nella vita sociale cittadina. Sta di fatto che tra congressi, seminari, incontri tematici dei più svariati o presentazione di libri, alcune aule del suo istituto, dacché sono iniziate le piogge abbondanti, subiscono l’infiltrazione dell’acqua piovana.

Dalle foto che pubblichiamo in basso si vede come si è ridotto il soffitto di una delle classi. L’intonaco del solaio è talmente impregnato che si sono formate abbondanti muffe con il distacco e la caduta dello stucco. L’acqua, inoltre, penetrando liberamente e da tempo nei muri ha formato dei rivoli sulle pareti delle scale e sugli stessi pavimenti.

Ci risulta che i rappresentanti dei genitori abbiano provato ad interessare della problematica sia l’istituto sia la provincia quale ente proprietario dell’immobile.

Ma senza alcun risultato, se non il classico palleggio di responsabilità o la sminuizione del fatto. Intanto, poiché in almeno due aule si è creato un insopportabile sentore di umidità che rende insalubre l’ambiente, le lezioni di quelle classi sono state svolte nei corridoi, anche per il rifiuto degli studenti a stare nei banchi in quelle condizioni.

Ora vengono utilizzate, in sostituzione, l’aula magna o altre aule secondo che si liberano. Questi i fatti. In prospettiva, ci sentiamo di esortare, conoscendo fatidicamente i nostri polli, i genitori degli studenti a farsi sentire con decisione se non vogliono fare la fine dell’asilo di cui dicevamo.

Le immagini delle infiltrazioni d’acqua piovana nella scuola