LE FOTO. Ecco le prove definitive. Pure i morti si sono venduti al Comune di CASERTA. Solaio del Cappellone danneggiato, sotto il peso dell’antenna. Locali allagati
27 Gennaio 2025 - 14:29
Lo scorso 16 gennaio, accogliendo la denuncia di alcuni cittadini, scrivemmo un articolo in cui promettemmo ai nostri lettori di fornire immagini chiare e inconfutabili. A 11 giorni di distanza, ogni promessa è debito. Quelli dell’ufficio tecnico andrebbero presi a calci nel sedere e invece stanno ancora li. Oltre alle due foto in evidenza ne pubblichiamo altre in calce a questo articolo
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CASERTA (g.g.) Qui è tutto relativo. Per cui, se un giornale tratta un argomento che ritiene importante, magari impegnandosi a pubblicare quello che non è stato in grado di pubblicare e trasformare in una certezza “non completamente certa” insomma una cosa al 99%, per renderla inconfutabilmente certa al 100% poi quelle parole si perdono in una sorta di oblio o nella giustificazione che un giornale denso di responsabilità com’è il nostro e con un numero di persone operanti 10 volte inferiori a quelle che servirebbero sul fronte della citata responsabilità, quella promessa si trasforma in vento, in incompiuta, con ampie giustificazioni.
E invece no. Noi siamo cocciuti come gli asini, come i muli, animali vilipesi dal senso comune e che invece sono, molto spesso, più intelligenti di tanti sedicenti appartenenti al genere umano
Avevamo promesso lo scorso 16 gennaio, nel corpo dell’articolo sull’indignazione, sul quasi certo impianto di una pesantissima antenna per telefonia mobile sul Cappellone del cimitero di Caserta, che vi avremmo fornito fotografie migliori di quelle scattate troppo da lontano, a corredo di quell’articolo (CLICCA, GUARDA E LEGGI)
La realtà è finanche peggiore di quella che vi avevamo raccontato. Sul Cappellone del cimitero c’è di tutto e di più. Non solo l’antenna ma anche pannelli fotovoltaici o qualcosa del genere. Noi vorremmo acchiappare di mattina sotto al Comune e sputare in faccia a quelli dell’ufficio tecnico del capoluogo urlandogli che non possono continuare a disertare l’appuntamento con la vergogna. Ma come, sul Cappellone del cimitero di Caserta dov’è sepolta un’aliquota importantissima della memoria, dell’identità della pietas di questa città, voi osate consentire ad una compagnia di telefonia mobile a imprenditori che sfruttano l’energia solare di far soldi senza alcun rispetto per i defunti. Vorremmo dire a quelli dell’ufficio tecnico ma avete studiato durante il periodo dell’università? Ammesso e non concesso che uno schifo del genere, ossia sfruttare la dimora dei defunti di Caserta per far quattrini vi rendete conto che un carico di questo tipo non possa fare altro che provocare quello che ha provocato ossia il pesante danneggiamento di un solaio che non è quello di una casa di abitazione, di un palazzo di residenza che viene edificato con strutture più solide in modo da sostenere e da gestire i carichi che lo sovrastano? Vi rendete conto che un solaio di una cappella cimiteriale non è abilitato a sopportare carichi di un’antenna, delle strutture metalliche che la sostengono, dei pannelli solari etc?
Ma voi siete uomini o animali? Ma che schifo è mai questo. Ma a che punto sta arrivando l’amministrazione di Carlo Marino? Vabbè, che ne parliamo a fare. E’ da anni che diciamo una cosa molto chiara e cioè che in una città normale sarebbe la società civile, il popolo a sollevarsi e un giornale non dovrebbe fare tutto quello che noi facciamo ogni giorno per denunciare la pornografia estrema della pseudo gestione amministrativa che connota il Comune di Caserta.
Guardatevi le foto, cari casertani, esprimete indignazioni a vuoto così come siete specializzati a fare. Poi scrollate le spalle e come sempre tirate a campare tuffandovi nella merda in cui vi piace vivere