LE FOTO. VERGOGNA CASERTA. Sei mesi di chiusura ed è bastata un po’ di pioggia per ridurre il sottopasso del rione Acquaviva a colabrodo

28 Febbraio 2023 - 12:02

Che fanno ora il sindaco Carlo Marino e la sua giunta? Tacciono, dopo la riapertura in pompa magna avvenuta meno di un mese fa. E tace anche la minoranza. L’unico a denunciare è il consigliere comunale di Fdi, Pasquale Napoletano.

CASERTA Sei mesi di chiusura, riaperto il 4 febbraio e sono bastate poche gocce di pioggia per renderlo di nuovo impraticabile. La faccia tosta con cui i nostri amministratori ancora si fanno vedere in giro per la città ha dell’incredibile. Il sottopasso di via Acquaviva, come da noi già scritto nella giornata di ieri (CLIKKA E LEGGI), interdetto per mesi e mesi, perché chissà quali opere d’arte e d’ingegneria vi stessero facendo, è di nuovo il solito schifo.

Stavolta, però, non abbiamo dovuto attendere un temporale, una tempesta di acqua e vento. No, no. E’ servita davvero una pioggerellina anglosassone per riportarlo al “vecchio spendore”. Addirittura c’è chi si è dato la pena di mettervi un secchio per raccogliere l’acqua piovana che scende dal soffitto.

Che fanno ora il sindaco Carlo Marino e l’assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Marzo? Non parlano? Non dicono nulla? Non tagliano nastri? Quale grande impresa ha lavorato (si fa per dire) per mesi e mesi per poi ritrovarci, noi casertani, noi residenti di via Acquaviva, di nuovo in queste condizioni? Vergognatevi! Nascondetevi! Fateci il santo piacere di andarvene a casa (per non dire altro). Perché? Da noi si dice: non siete buoni. Non siete capaci di fare quello per cui NOI VI PAGHIAMO. Vergognatevi voi e quelli che vi hanno rivotati, che vi hanno ripermesso di sedere nelle stanze del potere, per poi… potere fare cosa? I vosti interessi, i vostri intrallazzi. Non certo per potere dare un minimo di decoro a questa città. Così è per il sottopasso di via Acquaviva, così è per tutte le strade del capoluogo, ridotte a campo di battaglia, piene di voragini, di boche grosse come una casa, dove non solo rischiano le nostre auto e gli pneumatici, ma noi stessi rischiamo la pelle. E più degli automobilisti a rischiare sono i motociclisti, coloro che usano le biciclette, i monopattini, o i poveri pedoni costretti a camminare su marciapiedi bombardati.

Noi torniamo spesso su questi argomenti, ma le denunce servono a poco. Soprattutto quando la maggioranza consiliare che sostiene il governo cittadino di Carlo Marino ha come antagonista un’opposizione che definire blanda è davvero poco. Nessuno parla in minoranza (tranne, a dire il vero, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Pasquale Napoletano che, punto per punto, è sempre pronto a denunciare le nefandezze di quest’amministrazione), nessuno contraddice sindaco o assessori. Nessuno. Forse anche l’opposizione è troppo impegnata a farsi i fatti propri. Certo è che quanto Marino e la sua giunta finalmente libereranno la città dalla loro presenza, i guai saranno nostri. Chi voteremo? Coloro che tacciono davanti a questo declino? Coloro che non hanno il coraggio o la volontà o la coscienza di opporsi a questo andazzo? Meglio tacere.