LEGGI LA SENTENZA Farmacie, revisione della pianta organica: il Tar boccia il Comune di Caserta

3 Settembre 2021 - 00:12

Accolti i ricorsi presentati dai farmacisti casertani, dai vincitori di concorso per l’assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche e dall’Ordine dei farmacisti. Annullate le delibere 107 e 156 del 2020

 

 

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SENTENZA FARMACISTI (1)

 

CASERTA Il Tar della Campania ha accolto i ricorsi dei molteplici farmacisti titolari di sedi farmaceutiche a Caserta e dei vincitori di concorso per l’assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche e ha disposto l’annullamento della delibera 107 del luglio 2020 e della delibera 156 del 26 ottobre 2020 con le quali il Comune di Caserta aveva approvato la revisione della pianta organica delle farmacie sul territorio comunale. I professionisti casertani erano rappresentati dagli avvocati Paolo Mancini e Marco Mancini.

A sostegno delle ragioni dei farmacisti si è schierato anche l’Ordine, difeso in giudizio da Carmela De Franciscis, che ha contestato l’operato dell’amministrazione comunale casertana colpevole di aver approvato la revisione della pianta organica delle farmacie in violazione della normativa di riferimento.

Per il Comune di Caserta si tratta, dunque, di una sonora bocciatura che si pone sulla scia delle recenti sentenze emesse dal Tar Campania. Il giudice amministrativo aveva, infatti, già dichiarato l’illegittimità della delibera di revisione della pianta organica approvata nel dicembre 2018, peraltro identica a quella riproposta dall’amministrazione comunale nell’anno 2020.

Le motivazioni alla base della decisione del giudice amministrativo sono, in sintesi la grave lesione del principio fondamentale dell’equa distribuzione del servizio farmaceutico sul territorio comunale, la carenza di istruttoria, il difetto di motivazione e la violazione dell’iter procedimentale. Insomma, chi più ne ha più ne metta.

 

La modifica della pianta organica delle farmacie, infatti, sarebbe consentita solamente laddove vi sia il presupposto essenziale costituito dalla mutata consistenza e distribuzione della popolazione sul territorio comunale. L’atto di revisione della pianta organica delle farmacie adottato dal Comune di Caserta non è stato preceduto da alcuna istruttoria relativa al territorio. In altri termini, i dati demografici e territoriali sarebbero sostanzialmente rimasti immodificati rispetto alla revisione pianta organica del Commissario Prefettizio (Delibera n. 46/2016), tanto che, a conferma, sarebbe rimasto inalterato anche il numero delle sedi farmaceutiche previste nel numero di 23 e lo stesso atto impugnato registrerebbe l’assenza di mutamenti numerici, di dislocazione e di distribuzione della popolazione casertana tra l’anno 2011 (e, quindi, tra l’anno 2016 di approvazione della Delibera n. 46/2016) e l’anno 2020.

Tra l’altro né con la delibera n. 107/2020 né tantomeno nel presente giudizio il Comune di Caserta avrebbe dimostrato di aver coinvolto l’Asl nel procedimento deliberativo, non avendo prodotto in giudizio alcun atto comprovante la trasmissione della bozza del provvedimento revisionale.