L’ex procuratore Antimafia: “La villa ‘Scarface’ di Schiavone non è ancora riutilizzata, dopo due inaugurazioni”

27 Novembre 2018 - 14:59

CASAL DI PRINCIPE – “Il recupero della legalita’ passa per il riutilizzo sociale dei beni confiscati; in quest’ottica va sottolineato che la villa di Walter Schiavone, dopo ben due inaugurazioni, non e’ stata ancora avviata come centro di riabilitazione per i diversamente abili“. Lo ha detto l’ex Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti, attuale assessore regionale alla legalita’, ieri al Teatro della Legalita’ a Casal di Principe durante la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria da parte del sindaco Renato Natale; l’onorificenza e’ stata conferita anche al Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho e all’ex capo della Squadra Mobile di Caserta Alessandro Tocco, entrambi protagonisti, come Roberti, delle indagini sul clan dei Casalesi.

Il riferimento di Roberti e’ alla cosiddetta “villa Scarface”, realizzata a Casal di Principe da Walter Schiavone, fratello del capoclan Francesco “Sandokan” Schiavone, sul modello di quella vista nel film “Scarface” di Brian De Palma, edificata dal narcotrafficante cubano Toni Montana, interpretato da Al Pacino.

La villa di Schiavone fu confiscata 20 anni fa e affidata per la ristrutturazione al Consorzio di Comuni Agrorinasce, che gestisce decine di beni confiscati alla camorra; la fine dei lavori fu salutata con una cerimonia nel gennaio 2017 cui prese parte lo stesso Roberti, in quel momento al vertice della Procura Nazionale Antimafia, ma da allora il centro per disabili previsto – dovrebbe essere gestito dall’Asl di Caserta – non e’ mai entrato in funzione. De Raho ha evidenziato la necessita’ di “recuperare

chi non ha ancora fatto una scelta verso la legalita’ e si trova una posizione di confine“.