LUTTO NELLA POLIZIA. Addio all’agente eroe, ridotto sulla sedia a rotelle dalla camorra

9 Marzo 2024 - 09:50

Il sovrintendente della polizia fu ferito in una sparatoria nei pressi della stazione Fuorigrotta della Cumana, mentre era impegnato in un’operazione antiracket.

GRICIGNANO/TEVEROLA/CARINARO (Lidia e Christian de Angelis) Una dolorosa notizia ha sconvolto le comunità.  A 61 anni è deceduto lo stimato e apprezzato appartenente al Corpo della Polizia di Stato, Nicola Barbato.

L’uomo, nel settembre 2015, durante il servizio fu raggiunto da un proiettile esploso da un criminale a Fuorigrotta, questo causò  gravi lesioni che lo costrinsero alla sedia a rotelle. Insignito anche del titolo di Cavaliere, medaglia d’oro al valor civile, ieri Barbato è morto, lasciando la moglie Angela e I due Giovanna e Luigi. I funerali si terranno domani nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Teverola. Tantissimi I messaggi di addio e cordoglio. 

“Nicola – scrive un suo conoscente in facebook – non era un poliziotto qualunque, era un appartenete alla gloriosa squadra mobile di Napoli, uno di quei poliziotti che fanno un lavoro che spesso nessuno vede, e proprio durante un’operazione sotto copertura per tutelare la vita di cittadino un delinquente gli sparo’ e da quel 25 settembre 2015 Nicola perse l’uso delle gambe. Vittorio Pisani dopo due mesi dal suo insediamento come Capo della Polizia lo ricevette nel suo ufficio, perché Nicola era stato uno dei suoi uomini alla mobile napoletana, perché a Nicola voleva bene…”.