Ma ‘sto Di Luise è diventato un potentissimo o c’entra anche Gennaro Pitocchi? Assessore, dirigente a SAN MARCELLINO e il cugino assunto come vigile urbano
18 Luglio 2025 - 18:27

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Si stringe ancora di più la connessione tra il comune di Gricignano e quello guidato da Anacleto Colombiano, neo presidente della provincia e papà di Nicola, ingegnere, che ha un rapporto storico, non solo di amicizia, con Di Luise, funzionario tecnico da poco “a posto fisso” proprio a San Marcellino, luogo in cui Pitocchi ha lavorato e inciso tantissimo
GRICIGNANO D’AVERSA – Il comune di Gricignano di Aversa, guidato dal sindaco Vittorio Lettieri, possiamo dire che vive una corrispondenza di amorosi sensi con quello di San Marcellino, da anni sotto il potere di Anacleto Colombiano, sindaco arrivato al secondo mandato e da poco presidente della Provincia.
Una delle connessioni più evidenti tra questi due comuni è la figura di Michele Di Luise. Assessore ai lavori pubblici a Gricignano, si tratta del funzionario dell’ufficio tecnico di San Marcellino, da poco stabilizzato proprio dall’ente del sindaco Colombiano.
SAN MARCELLINO E GRICIGNANO, UNITE
Legato professionalmente a Gennaro Pitocchi, Di Luise è anche amico di lunga data con il figlio di Anacleto Colombiano, ovvero Nicola Colombiano. Un rapporto personale che è connesso anche a situazioni più patrimoniali, visto che il palazzo in cui Nicola Colombiano ha avuto e forse ancora il suo studio professionale è di proprietà di Michele di Luise e della sua famiglia.
Se aggiungiamo anche il fatto che al comune di Gricignano lavora quale dipendente assunto a tempo determinato un altro Colombiano, sempre di nome Nicola, imparentato con la famiglia del sindaco di San Marcellino, poter parlare di una commissione tra questi due enti non è impossibile.
Nelle scorse settimane, inoltre, il comune di Gricignano di Aversa attivato una procedura concorsuale per assumere due agenti di polizia municipale a tempo determinato e part time fino al 15 ottobre 2025,
IL CUGINO DELL’ASSESSORE. MA E’ COSI’ POTENTE O C’ENTRA PITOCCHI
Nei giorni appena passati, poi, è emersa la graduatoria e, ancora una volta, San Marcellino e Gricignano D’Aversa si uniscono. Infatti, ad essere stato assunto è Andrea Conte cugino di primo grado dell’assessore Di Luise, come detto, funzionario tecnico al comune di San Marcellino, luogo d’origine della famiglia Conte.
Il secondo entrato si chiama Giuseppe Manna e, se non andiamo errati, è originario di Frignano. Su di lui non possiamo segnalarvi qualche parentela o rapporto con amministratori locali.
Ora, non ce ne voglia Di Luise, ma immaginare che nel giro di pochi mesi lui abbia potuto raggiungere un potere simile, capace di portare a sé un tale supporto da vedersi premiato come assessore, come funzionario tecnico e vedere un parente diretto assunto nel suo stesso comune, ci pare un esercizio mentale complicato. E allora dobbiamo per forza guardare al suo pigmalione, a quel Gennaro Pitocchi che per decenni è stato un vero potentissimo della nostra provincia e che, negli anni, ha dettato legge in tanti Uffici Tecnici, tra cui quello di San Marcellino.
OLIVA, TESSITORE, LETTIERI E DI LUISE: GRICIGNANO E LA MANCANZA DI OPPORTUNITA’
E questo è un altro, non il primo, caso in cui a Gricignano di Aversa i rapporti tra i politici locali, i loro parenti e atti amministrativi vanno a creare una realtà distorta. Quanto è credibile un sindaco, una giunta, un’amministrazione comunale che assume il cugino di un membro attivo di essa?
È ovvio che Andrea Conte può presentare un’istanza concorsuale in qualsiasi luogo d’Italia, del mondo, ma parla nel comune in cui l’assessore è suo cugino, diciamocela tutta, è inopportuno.
Come non esattamente coerente al concetto di opportunità, seppur totalmente legittima, è la circostanza che Antonella Oliva, consigliera comunale, abbia celebrato la cerimonia civile del matrimonio di Vincenzo Bidognetti, condannato in via definitiva e membro dell’omonima famiglia del clan dei Casalesi, con Rosa Spino, cognata di Francesco Tessitore della famiglia di Gricignano Settepistole, nucleo che in quanto a precedenti penali vede suoi componenti con un passato non certo limpido.
Una storia che inevitabilmente si connette ai lavori che il papà di Oliva, il costruttore edile Vincenzo Oliva, compiuti proprio per una palazzina di proprietà della famiglia Tessitore, su progetto dell’ingegnere che ha sposato la cugina diretta del sindaco Lettieri. Tutto legittimo, ma non esattamente opportuno.