MACRICO. Le proteste del Comitato Macrico Verde per l’esclusione della propria delegazione dalla riunione regionale di ieri
8 Novembre 2024 - 20:15
Caserta (p.m.) – Dopo i fatti che vi abbiamo riferito (qui l’articolo), quando alla delegazione del Comitato Macrico Verde è stato negato di intervenire alla riunione pomeridiana di ieri tenuta alla Regione Campania e propedeutica all’ Accordo di Programma per la rigenerazione dell’area ex Ma.C.Ri.Co. di Caserta e alla realizzazione del Campo Laudato sì di Caserta, non potevano mancare le reazioni dell’associazione estromessa.
Pubblichiamo difatti il comunicato stampa che ci è pervenuto, il quale considera l’esclusione del tutto illegittima alla stregua delle norme di legge che regolano il diritto di partecipazione dei cittadini, in forma singola od associata, ai procedimenti amministrativi destinati a produrre effetti anche mediati nei loro confronti. E con cui si chiede “…Cosa hanno da nascondere la Regione, la Fondazione Fratelli tutti e l’Istituto Sostentamento Clero? Perché tanta segretezza? Che cosa non devono sapere i cittadini in questa fase del procedimento?”.
La domanda è anche la nostra e l’abbiamo scritto.
La posta in gioco è altissima, perché le decisioni che saranno prese – spostate inopinatamente da Caserta a Napoli, come abbiamo spiegato più volte – attribuiranno la categoria urbanistica dell’area, che il comitato vuole come zona F2 di verde pubblico inedificabile, anziché zona F6 di attrezzature pubbliche di interesse comune (interesse comune, sì, ma che sarebbe in primo luogo dei costruttori e di quanti si attendono la gestione delle strutture ipotizzate), come si vuol che sia per deliberare i relativi finanziamenti.
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La situazione è certamente ardua, anche perché le quasi imminenti elezioni regionali, agitate dalle vicende politiche del governatore De Luca con il PD nazionale, condizioneranno molto, in chiave elettorale, il destino del Macrico.
Come ripetiamo da sempre, una svolta per un parco pubblico di verde naturale ed integrale della città, tra le ultime per patrimonio arboreo procapite, può venire solo da una presa di coscienza e da un moto di ribellione dei casertani perché Marino ed i suoi, dopo aver cementificato il centro storico, consumato il poco suolo di verde residuo, non mettano le mani anche sui 33 ettari di terreno in fondo al Corso, scampati finora per miracolo alla speculazione edilizia che impera da sempre.
COMUNICATO STAMPA
Il giorno 7 novembre u.s. si è tenuto in Regione Campania l’incontro propedeutico alla predisposizione di un Accordo di Programma, finalizzato alla rigenerazione dell’area ex Ma.C.Ri.Co., in vista della Variante al PRG che attribuisca la destinazione urbanistica all’area. Il Comitato MACRICO ha chiesto di partecipare, in quanto portatore di interessi diffusi, come previsto della Legge 7 agosto 1990 n. 241.
Alla richiesta si è opposto un diniego, prendendo a pretesto le norme che riguardano l’Accordo di Programma: in tal caso possono essere invitate solo le Amministrazioni interessate. Perché allora erano presenti l’IDSC e la Fondazione? I rappresentanti del Comitato, presentatisi alla riunione, sono stati allontanati. Il Comitato MACRICO, che da quasi 24 anni si batte per la tutela dell’area, denuncia questa grave violazione delle norme. Si mortifica e nega la partecipazione dei cittadini che impegnano il proprio tempo a favore della comunità. La partecipazione riguarda tutto il procedimento, e in ogni caso perché espellere dei cittadini detentori di interessi diffusi come le associazioni che costituiscono Macrico Verde? Cosa hanno da nascondere la Regione, la Fondazione Fratelli tutti e l’Istituto Sostentamento Clero? Perché tanta segretezza? Che cosa non devono sapere i cittadini in questa fase del procedimento?
Il Comitato Macrico Verde denuncia questo ennesimo atto di prevaricazione e interesserà gli organi competenti in materia di tutela dei diritti dei cittadini. Tutto questo avviene proprio mentre si discute la destinazione urbanistica dell’area, fatto incredibile ma non a Caserta, dove un privato è in grado di imporre al pubblico la sua preferenza di qualifica dell’area e i consiglieri comunali sono chiamati a dare il proprio assenso a ciò che decide per loro il proprietario dell’area ex Macrico.
Caserta, 9 novembre 2024
Il Comitato MACRICO