MADDALONI. Il Tribunale Civile respinge la richiesta della DHI che chiedeva di aver un milione e mezzo dal Comune

14 Settembre 2022 - 19:45

Accolte le tesi dell’avvocato Giovanni Vairo. In questo articolo illustriamo tutte le ragioni esposte dall’impresa attiva nella raccolta dei rifiuti, in attesa poi di conoscere il dettaglio delle motivazioni della sentenza, quando queste saranno pubblicate dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

MADDALONI – (g.g.) Si è chiuso, davanti al giudice della prima sezione civile del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Diego Dinardo, l’importante primo round, della causa intentata tempo fa, dalla società DHI, attiva ed impegnata nel settore della raccolta dei rifiuti in diversi luoghi della provincia di Caserta, nei confronti del Comune di Maddaloni con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento di un presunto inadempimento contrattuale, legato al contratto attivo dal novembre 2011 per una somma di 1.413.584,52 euro. Il giudice Dinardo, accogliendo le tesi dell’avvocato Giovanni Vairo, legale del Comune di Maddaloni, non nuovo a questi successi giudiziari, che un bel po’ di quattrini hanno fatto risparmiare ai contribuenti maddalonesi, ha respinto l’istanza presentata dalla DHI con atto di citazione, notificato al Comune il 15 giugno del 2018.

A sostegno della sua domanda, la DHI dichiarava di aver svolto, per conto del Comune di Maddaloni, il servizio di igiene urbana, raccolta trasporto e smaltimento rifiuti a seguito dell’aggiudicazione definitiva, avvenuta il giorno 1 novembre (grandi lavoratori al Comune di Maddaloni visto che il 1 novembre è un giorno di festa).

E ancora, sempre la DHI nel suo atto di citazione sosteneva che, durante la fase preliminare al perfezionamento del rapporto negoziale, il Comune, per il tramite del funzionario responsabile Maria Rosaria Cognetta, comunicava formalmente il numero delle unità di personale cantierizzate e l’elenco dettagliato degli automezzi che sarebbero stati utilizzati per l’adempimento del servizio.

La DHI ha fatto, inoltre, notare che l’articolo 13, comma 3, del capitolato speciale d’appalto, decorrente dal 1 ottobre 2011, recitava espressamente che i mezzi e le attrezzature di proprietà della concessionaria, adibite al servizio, avrebbero dovuto essere mantenuti in stato di efficienza a cura e a spese della stessa concessionaria, con tanto di assoggettamento periodico ad una radicale riverniciatura.

La società con sede a Vitulazio ha poi scritto che nonostante quello che il Comune di Maddaloni aveva dichiarato, gli automezzi elencati non erano nella disponibilità del Comune e pertanto la DHI, per dare inizio al servizio ha dovuto provvedere a procurarsi da se gli automezzi mancanti, attraverso il noleggio a freddo e attraverso l’acquisto di ulteriori automezzi con la conseguenza che la società DHI ha dotato, a proprie cure e spese, la commessa cantiere del Comune di Maddaloni, relativa agli autocarri, alle vetture, e ai mezzi d’opera nel periodo andato dal 1 novembre 2013, al 1 marzo 2016.

Solo per quanto riguarda il noleggio degli automezzi necessari allo svolgimento del servizio, fino a tutto gennaio dell’anno 2013, la DHI sostiene di aver fronteggiato costi, a titolo di canoni mensili di noleggio per 1.181.400 euro, come sarebbe dimostrato dalla fattura n. 25 del 7 febbraio 2013. Un esborso sul quale pende, tra le altre cose, un diverso giudizio, sempre davanti allo stesso Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, frutto di un altro atto di citazione, attraverso cui la DHI intende recuperare i costi sostenuti per l’acquisto dei mazzi, nonché per il noleggio relativo al periodo successivo a quello del giudizio sopra menzionato, ovvero per l’anno 2013. A riguardo, i costi complessivi che la società di Vitulazio dichiara di aver sostenuto sarebbero pari proprio a quella cifra di 1.413.584,52 che abbraccia tutto il periodo che va dal 1 novembre 2011 al 31 marzo 2016. Questa domanda è stata, come detto, rigettata dal Tribunale che ha anche condannato la parte attrice alle spese di lite, relative a questo giudizio.

Mentre abbiamo potuto illustrare le ragioni della DHI, non abbiamo ancora potuto farlo con quelle contenute nella costituzione del Comune di Maddaloni, uscita dalla penna dell’avvocato Giovanni Vairo, dato che intendiamo farlo quando avremo a disposizione, non solo il dispositivo della sentenza, ma anche le dettagliate motivazioni della stessa che il Tribunale dovrà pubblicare nei prossimi due o tre mesi.