MADDALONI. La spedizione punitiva di Micillo che fa picchiare a sangue Antonietta Bernardi, quella della droga in campagna elettorale

28 Giugno 2018 - 18:23

MADDALONI – La signora Bernardi è diventata, ai nostri occhi, un personaggio sdoganabile dal novero degli spacciatori di terza schiera, di basso livello, da quando il pentito Michele Lombardi ha raccontato di quando, in appoggio alla candidatura a sindaco di Rosa De Lucia, regalò droga per un paio di settimane ai suoi abituali clienti.

Della serie: più droga per tutti.

Ma Antonietta Bernardi non è solamente un personaggio colorato, naif, stravagante. Lei il mercato degli stupefacenti lo cura sul serio. Lo faceva già insieme al marito Antonio Gagliardi detto fanalino, continua a farlo insieme al figlio Orazio Gagliardi. E assume anche delle decisioni pericolose. A raccontarlo è il collaboratore di giustizia Nicola Martino, il quale spiega agli inquirenti di aver appreso da Vincenzo Micillo che quest’ultimo organizzò una vera e propria spedizione punitiva, durante la quale anche la Bernardi fu duramente percossa e picchiata.

Ciò perchè, nonostante i richiami dei distributori locali dell’hashish, aveva continuato ad avere rapporti e a rifornirsi dalla piazza di San Nicola La Strada. Precisamente da uno che aveva come soprannome ‘u leone. Quando gli sgherri di Micillo entrano nella casa della donna per picchiarla, trovano proprio la moglie di questa sanicolese, collegato direttamente a Pasquale Aveta, cioè ad un ras significativo, oggi pentito, del clan Belforte.

Si tratta della conferma definitiva che innesca il pestaggio. Anche Orazio Gagliardi, cioè il figlio della Bernardi sfuggì alla punizione di Micillo e, narra ancora Nicola Martino, lo stesso Micillo gli confidò che fu picchiato in un’altra abitazione sita nelle case popolari di Maddaloni.

 

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