MAGLIOCCA MEGLIO DI ARCHIMEDE. Sostituisce l’ex-assessora e supernominata Franca Meola con un altro Meola di famiglia

29 Marzo 2022 - 17:05

Legata professionalmente all’ex consigliera comunale di Capua, la già zanniniana Rosaria Nocerino, ha lasciato un incarico alla provincia dopo essere stata nominata professoressa aggregata all’Università Vanvitelli. E allora quel “gran genio” del presidente ci ha messo un congiunto pure stile bancarella del torrone

CASERTA – In questo caso è un documento di sostituzione di un incarico professionale ad aiutarci nel raccontare un modello che noi non apprezziamo, rispettabile fino a un certo punto, il modello clientelare relativamente agli incarichi dell’amministrazione della provincia di Caserta.

Nelle scorse settimane, l’avvocata Franca Meola, è stata sostituita dal suo incarico con documento firmato dal presidente della provincia Giorgio Magliocca, attraverso la proposta del dirigente Paolo Madonna. La legale si stava occupando il recupero delle somme dovute alla provincia del comune di Vairano e lo sfratto per morosità dell’immobile del Circolo Sociale di Caserta, denominato Palazzo Fimiani. Questa sostituzione è legata al fatto che l’avvocata Meola ha comunicato di essere stata assunta come professore aggregato presso università della Campania Luigi Vanvitelli, quindi impossibilitata al procedere al ministero difensivo in nome e per conto della Provincia.

La nomina dell’avvocato Meola,  però, come accade in pratica ogni volta che c’è un documento che esce dall’ albo pretorio della provincia di Caserta, è legato a una visione rientrare dell’amministrazione provinciale. Perché nonostante le rinomate qualità dell’avvocata Meola, perché altrimenti non sarebbe professoressa all’ Università Vanvitelli, c’è un passato politico nella storia della professionista. Infatti nel marzo 2019 è stata nominata come assessore al contenzioso per il comune di Trentola Ducenta, guidato al tempo dal sindaco Andrea

Sagliocco, finito in disgrazia dopo l’arresto dell’estate 2019. Meola prese posto all’interno giunta comunale di Trentola Ducenta poiché indicata da Saverio Griffo, anch’egli avvocato amministrativista e uomo di estrema fiducia del sindaco Sagliocco, parimenti arrestato come l’ex primo cittadino. Per noi di CasertaCe, considerazione delle sue attività di indagini successive agli avvenimenti della presunta tangentopoli trentolese, arrivammo a definire scherzosamente James Tont
, personaggio noto grazie all’interpretazione dell’attore Lando Buzzanca negli anni Settanta e poi ripreso successivamente in Zelig all’inizio degli anni 2000. Meola finì al centro una polemica perché alcuni giornali parlano di dimissioni legate proprio al caso del sindaco, aspramente respinte dalla professionista. Ma quando c’è una nomina politica importante come quella di assessora, evidentemente questa è figlia di una decisione politica, di un’area politica di riferimento che ha scelto quello specifico nome.

Rapporto politico, personale e anche professionale è quello che lega, inoltre, Meola e Rosaria Nocerino, consigliera comunale prima di opposizione, poi di maggioranza, dopo il ribaltone per salvare il simbolo di Capua Luca Branco, che poi è finita anch’essa a casa come l’amministrazione di centro-sinistra.

E torniamo al punto di partenza.

Magliocca continua a ripetere lo stesso pattern. Alla provincia emergono continuamente nomine che dovrebbero premiare dei professionisti eccelsi in quanto tali, come l’avvocata Meola, ma che alla fine ritornano sempre ad un discorso politico e clientelare della gestione dell’Ente provinciale. Si tratta del potere di controllare il potere stesso, attraverso rapporti politici degli amministratori locali.

A darci supporto su questa visione della politica perseguita dal presidente Magliocca arriva anche la nomina del sostituto: al posto dell’avvocato Franca Meola ci sarà l’avvocato Antonio Meola, congiunto della professoressa originaria di Santa Maria Capua Vetere.

Nel documento si ventola necessaria “continuità difensiva” ma da nessuna parte c’è scritto che ad un tale concetto debba essere legata una continuità di consanguineità. Collegando un incarico ad una particolare lettura dello ius familiae, si provoca l’immissione nella discussione dedicata ad un altro avvocato di grande qualità, come Antonio Meola, di quell’asterisco, di quel disegno clientelare che, come detto, è una pratica assolutamente legale, ma respinta e aspramente criticata da chi vi scrive.

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