MARCIANISE. Distributori di cibo, bevande e caffè abusivi al Comune. Ecco perché secondo noi vanno sequestrati dalla Procura

14 Maggio 2025 - 18:18

Ormai quello in atto è un precipizio morale e demenziale dell’amministrazione comunale. La segretaria ha scritto una lettera da cui si comprende che c’è stato qualcuno che ha favorito l’installazione di questi impianti senza alcuna autorizzazione e senza alcun procedimento amministrativo

MARCIANISE – Scriviamo da almeno un anno che l’andazzo del Comune di Marcianise è tutt’altro che lineare. Anzi, confrontando questo periodo con quello delle amministrazioni di Antonello Velardi, notiamo una differenza: prima c’era un sindaco che, pur essendo per noi sbagliato, arrogante e autore di comportamenti inaccettabili, era comunque un sindaco. Oggi, un sindaco non c’è e, dunque, attorno ad Antonio Trombetta sta succedendo letteralmente di tutto.

Ci sono fatti gravi, come quelli denunciati da Casertace riguardo al rapporto tra il Comune e l’ex Consorzio Idrico; ci sono anche altri fatti che sembrano di minore rilievo, ma che tuttavia rivelano un livello allarmante e inquietante della cosiddetta “amministrazione attiva”.

Non solo c’è una chiara deriva clientelare, con fatti gravi e la costruzione di piccole e grandi rendite di posizione, con le quali certi assessori e consiglieri comunali utilizzano la loro funzione per coltivare interessi propri, anche di tipo economico, come scriveremo nei prossimi giorni; ma siamo di fronte anche a un involgarimento generale, a una conquista del potere mediante metodi che combinano voracità e ignoranza.

Non ha avuto torto, al riguardo, il consigliere comunale del PD Pinuccio Moretta quando ha chiesto chiarimenti alla segretaria comunale Maria Carmina Cotugno sull’installazione, all’interno dell’area che ospita l’aula consiliare, dei distributori Risto Service e di caffè.

Si tratta di attrezzature piuttosto imponenti. La risposta della segretaria comunale si è concretizzata in un atto che, pur in controluce, lascia intravedere una possibile notizia di reato.

Qualcuno ha autorizzato l’installazione di questi distributori in maniera totalmente abusiva, senza la copertura di un atto amministrativo o di un’autorizzazione. Si parla di alcuni consiglieri comunali in particolare e, se questa notizia fosse confermata, ci troveremmo di fronte a una condizione di autentica caduta libera, un cialtronismo assoluto e irreversibile. Perché se un consigliere comunale ritiene che una cosa del genere possa essere fatta o che venga tacitamente accettata, vuol dire che non è un consigliere comunale, ma un corsaro con mentalità truffaldina e ladrona.

Di solito, però, i truffatori e i ladri che operano all’interno di un’amministrazione pubblica hanno la mano lesta ma anche la mente sottile. In questo caso, il soggetto in questione sembra essere un demente. Va detto, tuttavia, che è stata solo l’attenzione e l’esperienza di un consigliere comunale come Moretta a sollevare una questione che, altrimenti, sarebbe probabilmente passata inosservata.

La segretaria comunale afferma che nessun ufficio del Comune è stato informato dell’esistenza di un procedimento amministrativo per l’installazione dei distributori.

Per questo motivo, la Cotugno ha chiesto un intervento risolutivo al dirigente De Caprio, affinché comunichi se la ditta che ha effettuato l’installazione abbia o meno stipulato una convenzione con il Comune di Marcianise, o se abbia ottenuto un’autorizzazione amministrativa o abbia presentato una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

In caso contrario, la ditta dovrà essere sanzionata per attività non autorizzata e dovrà essere calcolato il canone non pagato al Comune.

A nostro avviso, il distributore dovrebbe essere sequestrato e l’autorità giudiziaria informata, poiché va verificato se in questa vicenda – ed ecco la possibile notizia di reato – siano stati compiuti crimini. A quanto ci risulta, la macchina è stata installata da un’azienda uscita da una scissione con un’altra società.

Su questo stiamo indagando, perché sarà necessario effettuare delle visure per avere il quadro completo della situazione.

La vicenda non è affatto banale, poiché qualche anno fa in ASL campane scattarono degli arresti per affidamenti illegali legati all’installazione di distributori alimentari.