MARCIANISE. Il punto sulle mense scolastiche: pasti che arrivano da fuori, a volte già freddi, cuoche senza lavoro e bimbi che non mangiano. Mamme preoccupatissime
16 Maggio 2018 - 18:21
MARCIANISE – Un anno nero per la scuola dell’infanzia marcianisana.
La questione mensa tiene banco sin da settembre scorso e purtroppo l’intera vicenda lascia sempre più sconcerto.
Si è iniziato coi pasti veicolati (cotti altrove) si terminerà con ogni probabilità coi veicolati; e purtroppo non è nemmeno l’unica cosa che non è andata a fronte di una spesa ingente delle casse comunali.
Ci sono sicuramente delle responsabilità di gestione, politiche e di controllo che dovranno venire in luce nella loro interezza.
L’aspetto amministrativo presenta infatti lungaggini, carte bollate, revoche, ritardi di chi di dovere, deroghe a porre almeno qualche rimedio.
Se su questi si spera saranno altri a far chiarezza, magari con l’aiuto dei consiglieri comunali, della commissione trasparenza e con risposte che si spera arrivino dall’amministrazione, non si può star zitti sulle mille difficoltà fatte pesare ai bambini e alle loro famiglie.
Tra le difficoltà anche il servizio quotidiano lascia a desiderare, servizi che nonostante i mille rinvii in nessun modo dovrebbero creare i disagi che in più occasioni lamentano le mamme.
I veicolati (nonostante le cucine in loco! E non stiamo a sottolineare pure i danni a lavoratrici rimaste senza lavoro) spesso non sono rispondenti al piano predisposto, e a volte non rispondono nemmeno ai più elementari canoni previsti.
Spesso è solo grazie alle maestre che alcune difficoltà vengono quanto meno attutite ed è spesso grazie a loro che alcune inadempienze vengono per fortuna alla luce dando la possibilità ai genitori di esporre le legittime lamentele.
Tra i tanti episodi quello recente della gita dei bimbi è solo l’ultimo denunciato dalle mamme, sono gli stessi tabulati, predisposti a rendicontare l’efficienza del servizio, a riportare che i bimbi non hanno mangiato; per esempio, un bimbo di tre anni può mica sbucciarsi un’arancia!?
È tutto l’anno che i cibi previsti dal calendario vengono spesso sostituiti, la app web molte volte non aggiorna e di sicuro non riporta le sostituzioni. È la stessa società che cura la app a lamentare il difetto di comunicazione con la cooperativa dei veicolati.
Ogni volta che i bimbi non mangiano sono anche soldi che genitori spendono a vuoto, ma per assurdo è persino problema secondario alle problematiche lamentate; è così che deve chiudersi l’anno? È così che si rischia di riaprire anche quello venturo? Alle famiglie non interessa di stazioni appaltanti, centrali di committenza, sentenze TAR o deroghe, ai genitori (e alla cittadinanza) nell’interesse primario dei proprio figli interessa che questi siano a scuola come fossero a casa propria, curati, seguiti, che mangino sano, caldo e tutto secondo gli standard previsti.
Speriamo che tutto questo possa andare prima o poi, e finalmente, interamente a regime.
Angelo Golino