MARCIANISE. Il sindaco “comico” mi dà del cretino. Pronto ad autoinsultarmi in piazza Umberto I dopo un confronto pubblico su concessioni edilizie nascoste, Consorzio Idrico, concorsi e porcherie assortite

2 Marzo 2024 - 18:07

Evidentemente ci sono degli imbrogli da nascondere altrimenti quale altra spiegazione ci può essere per il fatto che da quasi un anno, unico caso in Italia, venga negato ai cittadini di rendersi conto di chi ottiene le concessioni. E per il Consorzio è evidente che il connubio tra Zannini e Gabriele Trombetta, nipote del sindaco, abbia ridotto la presenza di Marcianise ad una mera partecipazione alla mangiatoia clientelare

MARCIANISE (G.G.) – Ultimamente, a seguito di un articolo redatto dal sottoscritto e pubblicato da Casertace (clicca qui), il sindaco Antonio Trombetta mi ha dato del cretino.

Per carità, a queste cose io sono abituato e siccome il mio unico estremismo è quello di tipo liberale, che al suo estremo si definisce libertario, ritengo il sindaco Trombetta, se crede realmente che io sia un cretino, abbia tutto il diritto di rendere pubblico il proprio pensiero. D’altronde, il mio giornalismo, che informa quello di Casertace, non sparge certo petali di rose. Per cui le ricostruzioni arcigne, spigolose, molto severe che spesso lo connotano giustificano pienamente reazioni ugualmente forti. Mi hanno chiamato mafioso, camorrista, cocainomane, estorsore, giostraio (questo è un doc di Velardi), mai me la sono presa.      

Nell’articolo di cui stiamo parlando definii il sindaco Trombetta, in verità parimenti alla segretaria comunale Maria Cotugno, un comico e lui mi ha definito un cretino.

Qui non si parla dunque di un problema di legittimità. Legittimo infatti è stato definire il sindaco comico, legittimo è stato da parte sua definirmi un cretino.

Ho utilizzato il termine “reazione”. Non l’ho fatto a caso, ma per introdurre un principio banale, banalissimo, della fisica: ad ogni azione, corrisponde o meglio può corrispondere, una reazione uguale e contraria.

E qui casca l’asino e giuriamo che non ci riferiamo ad Antonio Trombetta. La definizione di “sindaco comico” è arrivata alla 120esima estenuante riga dell’articolo già citato. E questa costituisce l’azione.

La parola “cretino” indubbiamente a me indirizzata dal Trombetta è arrivata, al contrario, all’ottava sillaba di un suo post su Fb. È evidente che i conti non tornino: perché l’azione ha un connotato, si configura come uno sforzo, più o meno riuscito – questo sono i lettori a doverlo stabilire – per arrivare in maniera sofferta, anche controvoglia, ma purtroppo ineluttabilmente, alla definizione di sindaco comico.

Quella 120esima riga è conseguenza, infatti, dell’ugualmente proverbiale “mazzo quadrato” che ci siamo fatti, non tanto per scrivere quel lungo articolo, ma per realizzare i suoi lavori preparatori, per romperci la testa su leggi e norme, sapendo bene che il rispetto che ogni persona merita, al di là del suo censo, del colore della sua pelle, e di tutte le altre cose determinanti di una democrazia liberale, invoca la necessità di argomentazioni forti e fortemente sostenute da contenuti robusti e robustamente fondati su citazioni documentali e normative.

Può darsi anche che il sottoscritto e noi di Casertace abbiamo redatto 119 righe di cazzate  prima di arrivare alla centoventesima riga nella quale abbiamo utilizzato la parola “comico”, ma comunque ci abbiamo provato e dentro a quelle 119 righe ci sono alcuni contenuti che ben difficilmente possono essere etichettati come valutazioni soggettive, visto che costituiscono citazioni letterali o semi-letterali di leggi e di norme di cui il comune di Marcianise si è fatto beffe e continua a farsi beffe ogni giorno.

La sua è una reazione contraria ma non è assolutamente una reazione uguale. Se il sindaco Trombetta mi dà del cretino dopo otto sillabe senza esporre nessuna argomentazione, rischia di trasformare quell’epiteto in un boomerang e dunque di essere un comico ma anche a sua volta un cretino.

Ora, cerchiamo di trovare un punto costruttivo di confronto: se il primo cittadino di Marcianise è sicuro di governare nel rispetto delle leggi, delle regole (come lui dice e scrive continuamente), non avrà alcuna difficoltà ad accettare un’intervista che però dovrà avvenire in un palchetto montato ad hoc in piazza Umberto I. Un’intervista pubblica che più pubblica non si può, un’intervista con regole ben precise, all’americana, accettando di rispondere a tutte le domande che noi gli porremo.

Se spiegherà a suoi cittadini, prima che a noi, per quale motivo, violando ogni legge in vigore, violando un esplicito pronunciamento dell’Authority Nazionale dell’Anticorruzione (ANAC) continua a non pubblicare l’elenco delle concessioni edilizie rilasciate dal Comune;

se ci dice perché sta tradendo gli impegni assunti in campagna elettorale chiudendo gli occhi e turandosi il naso e le orecchie al cospetto delle malefatte dell’ex Consorzio Idrico, oggi ITL spa, come implicitamente segnalato dal suo collegio dei Revisori dei Conti;

se spiega perché il simpatico Ciak Video, al secolo Angelo Ricciardi, non ha assunto una sola iniziativa forte in nome e per conto del Comune di Marcianise allo scopo di conoscere se la trasformazione da Consorzio Idrico a ITL sia avvenuto nel rispetto del diritto costituito, mentre, a quanto si dice, qualche avvocato noto marcianisano, che ultimamente ha monopolizzato le difese in Tribunale dell’intera genia della famiglia Belforte-Mazzacane, stia cominciando ad incassare un incarico da professionista esterno dietro l’altro;

Se ci spiega perché, non spendendoci, stavolta, neppure una sillaba, non ha commentato ciò che questo giornale, lavorandoci un pomeriggio intero, ha spiegato dettagliatamente, in modo da farlo capire a tutti, l’importantissima delibera dell’Authority Nazionale per la Concorrenza ed il Mercato, in pratica l’Antitrust, con la quale la trasformazione da Consorzio idrico a ITL, frutto di un patto scellerato, l’ennesimo, tra il signor Vincenzo De Luca e il signor Giovanni Zannini, è stata bollata d’infamia, trascinando l’ITL e l’Ente Idrico campano davanti ai giudici del TAR (clicca e leggi);

se ci spiega il trucco, i virtuosismi attuati dalla segretaria comunale Cotugno per andare a pescare solo e solamente nelle graduatorie dell’Amministrazione provinciale di Caserta, gli idonei, che, manco a dirlo, sono amici di questo o quell’altro politico della sua maggioranza e che ora con buona pace di meritocrazia e di ogni equità dell’applicazione di questo metodo specifico di assunzione nella pubblica amministrazione, camminano gioiosi tra una scrivania e un’altra del Comune di Marcianise con tanto di contratto a tempo indeterminato;

se ci spiega con quale meccanismo, l’impresa che dovrebbe realizzare il palazzetto dello sport ha beneficiato di oltre 360.000 euro in più, rispetto a quello già definito in sede di aggiudicazione, un regalone doppio perché oltre alla corposa somma aggiuntiva all’amministrazione comunale di Marcianise di Marcianise non è passata nemmeno per l’anticamera del cervello l’idea di applicare la penale per il ritardo;

se ci spiega quale legislazione ha applicato per prorogare un appalto già scaduto, e quindi non più in essere, per la manutenzione della pubblica illuminazione;

allora, Le garantiamo che le risparmieremo, caro Sindaco, anche l’incomodo di dare del cretino al sottoscritto,  sputare in alto e rincorrere il mio sputo, facendolo in pubblica piazza andandomi subito dopo a ribattezzare nella contigua piscina di Mister Cipster, al secolo Nicola Scognamiglio.