MARCIANISE. Ora si può dire: Pasquale Salzillo e Raffaele De Martino hanno qualcosa da nascondere sui loro soldi. Violata la legge sulla pubblicazione di redditi e patrimoni

14 Settembre 2025 - 19:05

Siamo riusciti a riportare quasi alla legalità questo particolare e importante settore della trasparenza amministrativa. Tranne con questi due. Chiaro che il vicesindaco di crede oggi un invincibile potentissimo che può anche infischiarsene della legge

MARCIANISE (g. g.) – È la quarta, forse addirittura la quinta volta che scriviamo sulla vicenda relativa alla pubblicazione della dichiarazione dei redditi e di tutti gli altri dati patrimoniali che un sindaco, i suoi assessori e ognuno dei consiglieri comunali hanno il dovere, per legge – ripetiamo, per legge e non perché lo diciamo o lo desideriamo noi di Casertace – di rendere pubblici in una sotto-area esistente ad hoc nella sezione Amministrazione trasparente del sito ufficiale del Comune di Marcianise.

La situazione disastrosa di qualche mese fa, quando mancavano decine di dichiarazioni, si è modificata sostanzialmente grazie all’ennesima battaglia di legalità condotta da questo giornale. Quasi tutti coloro che avevano evitato di mostrare ai cittadini le cifre dei loro redditi e dei loro patrimoni hanno dovuto spedire i numeri e le documentazioni dei propri commercialisti al Comune, così come si può vedere dal sito.

Tutti, tranne due.
E francamente, senza scaldarci più di tanto, occorre osservare qualcosa sulla pervicace violazione del diritto da parte del consigliere comunale Raffaele De Martino e da parte del vicesindaco, nonché assessore alle Attività produttive – che conserva inoltre una grande influenza anche nei settori dei Lavori Pubblici e dell’Urbanistica, permessi di costruire in primis – Pasquale Salzillo.

Fatto serissimo, quello di Salzillo, che si prepara, tra le altre cose, anche a partecipare alla campagna elettorale per le prossime elezioni regionali, da candidato della lista della Lega, scegliendo di mantenere un pervicace e indecoroso silenzio sulla sua dichiarazione dei redditi.

È allora, a questo punto, costituisce da parte nostra un’ovvia osservazione – e non certo un’espressione di indignazione – l’affermare che se, dopo quattro, cinque articoli di questo giornale, se dopo una lettera di esortazione (e di quasi diffida) della segretaria comunale, se dopo che il sindaco, tutti gli altri assessori e tutti i consiglieri comunali, meno uno – il già citato Raffaele De Martino – hanno riversato nel sito istituzionale tutte le dichiarazioni e i documenti previsti dalla legge, Pasquale Salzillo e De Martino continuano a fregarsene, allora è quanto meno ipotizzabile che abbiano qualcosa da nascondere sul loro reddito, in merito al loro patrimonio e su possibili modifiche dei numeri finanziari e monetari che redditi e patrimonio esprimono.

Seconda e ultima osservazione: Pasquale Salzillo, anche alla luce di questa vicenda, sembra essersi gonfiato come una mongolfiera.
Si sente tanto potente da ritenersi al di sopra della legge, e da ritenere che della legge lui se ne possa fregare.
Il potere, insomma, sembra essergli andato un po’ alla testa, come capita a tutti quelli che l’hanno sognato per tutta la vita e che poi l’hanno raggiunto. Un processo che lo configura immancabilmente solo e unicamente come un obiettivo personale da conservare e coltivare con voracità.

Brutta, bruttissima storia sta diventando quella dell’amministrazione comunale di Marcianise.