MARCIANISE. Ormai è cabaret: il segretario comunale firma lui i permessi a costruire. Mah, sarà la regola del Liceo Quercia
13 Maggio 2019 - 19:17
MARCIANISE – È ufficiale: Onofrio Tartaglione terrà un “master in permessi”.
Come questo servizievole segretario comunale, infatti, non “permette” nessuno.
È un fuoriclasse che svaria in diverse discipline, ma la sua specialità è quella del “permesso di giustifica” per l’impossibilità di raggiungere il posto di lavoro. Ne ha firmati a centinaia con la mano lieve di chi sa bene che tanto i soldi glieli avrebbero messi quei fessi dei marcianisani.
In quasi tre anni circa 250mila euro per tutte le volte che il sindaco Velardi non è andato a lavorare a “Il Mattino”, cioè il giornale da cui non si è messo in aspettativa ma che ha frequentato raramente, visto che quando c’è Pantalone che paga chissenefrega dell’etica dei comportamenti e della dignità istituzionale.
Essendo diventato un virtuoso, ora Onofrio Tartaglione ha allargato il suo orizzonte.
Quando c’è da firmare qualcosa di strano lui “lo fa ancora più strano” dei due coatti magistralmente interpretati da Claudio Verdone e Claudia Gerini.
La new entry è sensazionale: Onofrio Tartaglione, laureato probabilmente in giurisprudenza o discipline assimilabili, ha firmato, assumendo i poteri del dirigente del settore tecnico, “in vece di questo”, alcuni permessi a costruire.
Vabbè, un avvocato, un laureato in Scienze Politiche o in Lettere ora si mette anche a dar le concessioni edilizie.
La revoca pretesa e ottenuta dal Pd di Angela D’Anna ha prodotto un vuoto che ha mandato in tilt le idee e gli obiettivi che il sindaco aveva messo nel suo mirino, firmando un contratto da 100mila euro all’anno a questa valente professionista, moglie di un suo ex compagno di scuola.
Eh già, quanto siamo fessi. Si tratta della regola del Quercia su cui magari potremmo interrogare, in questi giorni, un altro servizievole mica da ridere, cioè il preside Diamante Marotta, improbabile interlocutore istituzionale di un sindaco che da quadro dirigente de “Il Mattino” ha la possibilità di determinarne la vita o la dipartita dal ruolo di collaboratore a cui Marotta tiene non poco.
La regola del Quercia funziona così: vietato trasporre la comune esperienza didattica in una stessa classe in una sfigatissima rimpatriata di reduci, i cui connotati risultano stravolti dall’adipe.
Al Quercia funziona che chi è andato a scuola insieme poi lavora insieme e guadagna insieme.
Il triangolo sì: chi volete mai che andasse a firmare un permesso a costruire in sostituzione della signora D’Anna se non Onofrio Tartaglione, il terzo componente di quella classe che sta costando ai cittadini marcianisani più di quanto costerebbe l’acquisto di un atollo alle Seychelles.
È la regola del Quercia. C’era una pila di permessi a costruire che la signora D’Anna avrebbe dovuto firmare. Ora un Velardi dimesso, a cui abbiamo fatto passare un po’ la voglia di alimentare ogni giorno lo scemenzario social, rimprovera quelli del Pd.
Lo ha fatto anche l’altra sera, durante la riunione di maggioranza. Ha detto: c’è un vagone di richieste di concessione edilizia. Ora l’ufficio è paralizzato. Avete voluto che io licenziassi la D’Anna? E ora ditemi voi come si risolve il problema!
Come se la difficoltà dei marcianisani fosse quella dei permessi a costruire da smaltire.
Sarà un suo problema, sindaco, e lo capiamo.
Non sappiamo se qualcuno dei consiglieri del Pd abbia risposto, l’altra sera, ricordando all’uomo con la fascia, all’uomo che per quella fascia ha accettato l’umiliazione di rimangiarsi tutto quello che aveva realizzato a colpi di incarichi, che lui in tre anni ha letteralmente demolito la struttura burocratica del Comune utilizzando il banale, rozzo, infimo discrimine dell’appartenenza politica di questo o di quell’altro.
Ha fatto e disfatto: ha chiamato Cappuccio da Caserta per poi liquidarlo, ha costituito un sodalizio a dir poco temerario con Gennaro Spasiano per poi spedirlo al confino perché, udite udite, Spasiano, avete letto bene, Spasiano, si era rifiutato di firmare degli atti e di promuovere delle procedure ritenendole pericolose e borderline rispetto ai confini del Codice Penale.
Cercheremo di capire chi sta istruendo realmente le pratiche di questi permessi a costruire, a meno che Tartaglione non sia appena divenuto il mago Houdini o un miracolato a cui lo spirito santo ha infuso la sapienza in una sola notte.